Tim attiva banda ultralarga nei comuni montani
Bussone (Uncem) “Occorre accelerare perché abbiamo finora perso troppo tempo per caos burocratici e grandi imprese lente nel dare autorizzazioni ai lavori”
È particolarmente importante l’impegno di TIM nell’attivare la banda ultralarga in quasi mille Comuni italiani, accendendo la fibra ottica verso i “cabinet”, armadi stradali che potenzieranno la rete nelle aree anche montane del Paese. Uncem ha avviato con Tim un dialogo intenso per approntare soluzioni volte al superamento dei divari digitali tra aree urbane e aree rurali del Paese, anche sulle reti mobili. Sono 1200 i Comuni mappati da Uncem dove telefonare e mandare messaggi è difficile con uno o tutti gli operatori.
Il passo di oggi con la fibra ottica è importante alla luce del “CuraItalia”, decreto che ha chiesto alle telco interventi per migliorare le reti, nonché alla luce della legge nazionale 158/2017 sui piccoli Comuni che sancisce la necessità di colmare divari digitali tra territori, sperequazioni che poi diventano economiche, sociali, istituzionali. “Lo abbiamo scritto in diverse occasioni ai Ministri Boccia e Pisano, negli ultimi giorni – spiega il Presidente Uncem Marco Bussone – serve una presa di posizione politica, come i Ministri e Uncem stessa hanno ribadito il 31 gennaio 2020 agli Stati generali della Montagna a Roma, per garantire nuove e migliori reti nei territori, accelerando così i flussi di informazioni e dati che permettono competitività oggi impossibile. Bene l’intervento di TIM in tutto il Paese. Ringrazio l’ad Gubitosi e quanti hanno lavorato. Non entriamo nel merito qui di reti uniche o meno, ma è chiaro a tutti che anche su fibra ottica, sistemi wi.fi, 5G, all’interno del Piano nazionale banda ultralarga, serve con Infratel, Open Fiber e tutti gli operatori un patto per colmare difficoltà e sperequazioni in particolare nelle zone montane. Lo Stato fa la sua parte, come i Ministri ci hanno confermato, ma questa emergenza sanitaria impone sburocratizzazione e velocizzazione in particolare del Piano Bul che ha già 3 miliardi pronti da investire per nuove reti fino a casa in fibra e senza fili. Occorre accelerare perché abbiamo finora perso troppo tempo per caos burocratici e grandi imprese lente nel dare autorizzazioni ai lavori”.
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