Il sindaco di Verbania Silvia Marchionini ha scritto in queste ore al direttore generale dell’ASL VCO Angelo Penna, al Presidente della regione Alberto Cirio e per conoscenza al Prefetto Angelo Sidoti per chiedere perché, dopo l’incontro in Prefettura dello scorso 29 marzo, risulta non ancora avviato il servizio per le cure a domicilio per gli ammalati Codiv19, come invece si legge sia avvenuto in altri territori.

“La ‘sfortuna nella diffusione del virus in Piemonte’, come dichiarato ieri dall’assessore regionale alla sanità Icardi, evidenzia un atteggiamento sbagliato e poco responsabile, perché si devono dare risposte e non trovare giustificazioni. Come per il controllo e la gestione dei problemi delle RSA per anziani: come può non essere un compito della Regione? Oppure le numerose raccolte fondi del territorio che, con grande impegno di molti, stanno supplendo a carenze di pianificazione e di gestione” sottolinea la Marchionini.

Nella lettera inviata il sindaco evidenzia come la risposta all’emergenza del nostro territorio è stata soprattutto di natura ospedaliera, con un grande e meritorio sforzo e dedizione del personale sanitario. Tuttavia, la mancanza di un numero sufficiente di tamponi effettuati e l’alto numero di malati Codivid 19 e sintomatici accertati e in isolamento, richiede un trattamento efficace al fine di ridurre la contagiosità e limitarla nella comunità.

“Quindi -spiega il primo cittadino- solo un distretto forte può erogare un’assistenza territoriale efficace con il pieno coinvolgimento dei medici di famiglia integrati alle altre figure professionali, come i medici di continuità assistenziale e il servizio infermieristico domiciliare” per questo la Marchionini chiede di sapere quando partirà il servizio di cure a domicilio. “Assicuro la mia personale disponibilità del Sindaco di Verbania a collaborare con l’Asl Vco per superare ogni difficoltà” conclude.