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Sagre ferme, la festa di paese è online

La stagione della Pro Loco doveva partire a fine aprile, ma viste le disposizioni per il Coronavirus non sarà possibile. "Ci siamo trovati sul web e stamperemo "manifesti del coraggio" per i cittadini"

Pro Loco Castelveccana

Hanno cucinato le stesse pietanze, stappato la stessa birra e ascoltato la stessa musica. Questa volta però, la piazza dell’incontro era virtuale.

La Pro Loco di Castelveccana, una delle più attive della sponda magra, avrebbe dovuto aprire la tradizionale stagione di sagre a fine aprile. Quando ha capito che non sarebbe stato possibile ha deciso di non rinunciare allo spirito di partecipazione che la caratterizza e ha dato appuntamento a tutti sul web: «È stato un momento per riunirci e cercare di condividere lo stesso spirito di divertimento», racconta Matteo Geromini, il presidente della Pro Loco.

L’appuntamento virtuale si è tenuto sulla piattaforma Zoom sabato scorso e ha visto la partecipazione di un centinaio di persone: «Tutti i volontari della Pro Loco, le loro famiglie ma anche altri cittadini di Castelveccana e amici che si sono collegati da diverse parti del mondo. La nostra idea infatti, era mandare un messaggio a tutti».

L’incontro infatti, è servito anche per ideare il contenuto di alcuni manifesti che verranno stampati ed esposti prossimamente per il paese: «Li abbiamo chiamati i “manifesti del coraggio” e vorremmo fossero un modo per far sentire alla collettività che ci siamo».

Sui cartelloni ci saranno le loro facce, nella speranza di potersi incontrare in piazza il prima possibile: «Diamo quasi per certo che la stagione non si farà. Se non dovesse essere così, nel giro di quarantotto ore siamo pronti ad accendere i fornelli».

Matteo infatti, spiega che il ricco programma viene organizzato a gennaio con un notevole investimento finanziario. «La cosa più importante è affrontare l’emergenza sanitaria e rispettare le normative. Ma è ovvio che per noi, come per altre realtà, perdere una stagione significa dover affrontare grandi difficoltà economiche». Intanto, la speranza è quella di poter sentire presto le note dei Pink Floyd suonate dal vivo, così come avviene ogni anno grazie ai Pink Diamond, la cover band che rallegra le loro feste.

Foto sopra di repertorio dal loro profilo facebook

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it
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Pubblicato il 15 Aprile 2020
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