Coronabond, Tovaglieri: «Ecco perchè la Lega ha votato contro»
L'eurodeputata di Busto Arsizio spiega il voto contrario del suo partito alla proposta dei Verdi: "Avremmo messo il nostro debito in mano alla Germania che poi avrebbe preteso tagli". E attacca: "Pd e 5 Stelle divisi sul Mes"
Perché la Lega ha votato contro la risoluzione sui coronabond al Parlamento Europeo? Non era forse questo lo strumento che avrebbe permesso all’economia italiana di ripartire senza indebitarsi ulteriormente?
Lo abbiamo chiesto all’eurodeputata leghista, bustocca doc, Isabella Tovaglieri che ieri era in aula per le votazioni: «Premetto che ieri sono stati votati emendamenti a risoluzioni non legislative. Il parlamento europeo non ha potere di mettere il becco su questi argomenti che sono a totale appannaggio del Consiglio Europeo. Abbiamo votato contro i coronabond proposti dai Verdi perché non è questa la formula adatta. Con quel tipo di titoli avremmo una mutualizzazione del debito che creerebbe ancora più pressioni rispetto al Mes. La proposta prevedeva eurobond o coronabond, chiamateli come volete, acquistabili dai paesi europei singolarmente. Per noi significherebbe ritrovarci con parte del nostro debito in mani alla Germania che poi pretenderebbe tagli e riforme pesanti in cambio».
Isabella Tovaglieri aggiunge un altro dato passato sotto silenzio e cioè la netta spaccatura nelle due forze principali di governo: «Nel clamore di tutto questo è passato nel silenzio il voto per l’attivazione del Mes in cui il Pd ha votato a favore e i 5 Stelle hanno votato contro. Un dato politico molto significativo passato in secondo piano e che segna la profonda divisione tra i due alleati su come affrontare questa crisi».
Tornando invece alle proposte leghiste l’eurodeputata spiega le soluzioni rilanciate del suo partito in questa crisi: «Noi abbiamo sempre detto: l’Italia è in difficoltà per colpa del coronavirus e non per fattori economici propri. Non possiamo trovare la soluzione a questa difficoltà nell’armamentario delle soluzioni esistenti. Abbiamo bisogno di liberare risorse e non di tagliare la spesa, come ci chiederebbe di fare chi acquisterebbe i bond. Non vogliamo soldi regalati ma neanche essere strozzati.
Serve una risposta diversa che non è arrivata. Tutti i soldi stanziati fino ad ora sono fondi già programmati che cambiano destinazione. Ora c’è bisogno di risorse per far volare l’economia, investimenti strutturali pubblici. All’Europa chiediamo di farci usare i fondi per l’economia al collasso e non per l’emergenza sanitaria che stiamo già superando con le nostre forze».
Per la Tovaglieri anche gli eurobond possono essere uno strumento «ma serve la Bce che acquisti i nostri titoli in maniera ancora più massiccia, abbinata ad altre soluzioni come i titoli di stato agevolati per i nostri cittadini. Stiamo discutendo da 20 giorni e ci stiamo incaponendo su un punto non fondamentale. Il nostro debito pubblico molto alto fa porre molte domande ma di fronte ad una calamità del genere l’Europa deve farci capire che esiste e che è pronta.
In conclusione: «Perché imporre il Mes quando abbiamo il fondo di solidarietà europeo già disponibile, i fondi regionali europei che ci sono già? Basterebbe che l’Europa, invece di chiederli indietro se non vengono spesi, ce li lasciasse usare per fare investimenti pubblici. Stiamo parlando di soldi che già erano a bilancio per l’Italia».
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