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Estetisti e acconciatori pronti alla fase due: “Ma c’è troppo abusivismo”

"Chi esercita oggi lo fa a danno nostro e della sicurezza" la denuncia di Confartigianato Varese. Che stila la lista delle proposte al Governo per affrontare la riapertura in sicurezza

Parrucchieri in Varese

Hanno chiuso i battenti lo scorso 11 marzo, con il decreto della Presidenza del Consiglio di quel giorno, e da allora le saracinesche abbassate di acconciatori e saloni estetici sono uno dei simboli della durata di questa quarantena.

Ad oggi l’unica certezza è che le attuali limitazioni resteranno in vigore fino al 3 maggio: quel che succederà in seguito dovrebbe chiarirlo il premier Giuseppe Conte entro la settimana in corso.

Intanto, acconciatori e saloni estetici si preparano a ripartire in sicurezza nel tentativo di superare la gravissima crisi economica che li ha investiti, aggravata dall’impennata di un abusivismo che, purtroppo, già di norma affligge il settore e che, in questo periodo, risulta particolarmente rischioso.

«Siamo consapevoli delle molte sanzioni elevate a soggetti che, approfittando del bisogno, hanno continuato a erogare i servizi a domicilio o nelle abitazioni dei clienti ma sappiamo purtroppo che la dimensione del fenomeno è molto più ampia e che le carenze dal punto di vista igienico-sanitario rappresentano un pericolo per la cittadinanza» è l’allarme di Confartigianato Benessere, che spiega: «Si tratta di operatori che già esercitavano l’attività in forma abusiva prima dell’esplodere del Coronavirus e che, da allora, non si sono mai fermati, creando un problema serissimo sia all’economia del settore che alla salute».

In parallelo gli operatori di Confartigianato lanciano l’allarme speculazione, «perché sono sempre di più i produttori/fornitori che, in nome dei più disparati protocolli da adottare alla riapertura, offrono prodotti e/o presidi a prezzi maggiorati fino a 10 volte il normale prezzo di vendita».

LE IMPRESE PRONTE ALLA FASE DUE

La voglia di ripartire, nel rispetto delle regole, è comunque tanta: «Le nostre imprese sono pronte e ripartiranno nel rispetto del Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro sottoscritto tra Governo e Parti Sociali e adottando tutte le misure di sicurezza che si renderanno necessarie».

Confartigianato Benessere ha stilato perciò un elenco di proposte che potrebbero rivelarsi fondamentali, sui quali invita il legislatore a riflettere:

FASE DUE: LE PROPOSTE DI CARATTERE ORGANIZZATIVO

• Svolgimento delle attività esclusivamente su appuntamento (telefonico, tramite app o mail)
• Presenza di un solo cliente per volta in area reception, spogliatoi, servizi igienici
• Permanenza dei clienti all’interno dei locali limitatamente al tempo strettamente indispensabile all’erogazione del servizio/trattamento
• Adozione – per le imprese maggiormente strutturate – di orari di apertura flessibili con turnazione dei dipendenti
Limitatamente ai saloni di acconciatura che – contrariamente ai centri estetici – normalmente non dispongono di spazi chiusi nell’ambito dei quali circoscrivere la presenza ad un solo cliente per operatore:
• Delimitazione degli spazi con applicazione sul pavimento di scotch di colore ben visibile
• Utilizzo di postazioni alternate sia nella zona del lavaggio che nelle zone trattamenti
• Distribuzione della clientela tra gli addetti in modo tale che ciascun operatore abbia in carico un massimo di due clienti contemporaneamente qualora uno dei due sia in fase di attesa tecnica (tempo di posa del colore)

FASE DUE: LE PROPOSTE DI CARATTERE IGIENICO-SANITARIO

• Utilizzo mascherina e guanti
• Utilizzo di occhiali protettivi o visiera in plexiglas per i trattamenti per i quali non può essere garantita la distanza interpersonale di un metro (per gli acconciatori limitatamente ai servizi di taglio/cura della barba)
• Igienizzazione delle postazioni di lavoro dopo ogni trattamento/servizio
• Disinfezione dei servizi igienici dopo ogni utilizzo
• Utilizzo, ove possibile, di materiali monouso e lavaggio a temperatura adeguata e con prodotti igienizzanti dei materiali in tessuto
• Posizionamento di soluzioni disinfettanti all’ingresso e in corrispondenza di tutte le postazioni lavoro, a disposizione di operatori e clientela

Misure aggiuntive per i centri estetici:
• Utilizzo di soprascarpe monouso
• Utilizzo di camici monouso o lavaggio giornaliero degli indumenti ad alta temperatura con prodotti igienizzanti
• Accurata detersione dei lettini con ipoclorito di sodio-candeggina o alcool denaturato, ed arieggiamento della cabina dopo ogni trattamento

Pubblicato il 21 Aprile 2020
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