Sono trenta i decessi alla Menotti-Bassani di Laveno Mombello
La fondazione prosegue con la scelta di massima trasparenza. "Collaboriamo con le autorità che stanno vagliando la correttezza dell'operato delle RSA Lombarde"
Si aggrava il numero dei decessi nella casa di riposo Menotti-Bassani di Laveno Mombello.
“Ad oggi, – come aggiornano dalla struttura – il numero complessivo dei degenti deceduti, con tampone positivo, è di 18. Il numero dei decessi con sintomi respiratori, senza conferma di tampone, è di 12”.
Dall’inizio della pandemia la Fondazione ha scelto di comunicare con la massima trasparenza e il grido di allarme del direttore generale Giovanni Bianchi di fronte a una situazione che dalla fine di marzo stava diventando insostenibile, ha sortito qualche effetto almeno rispetto alla ricerca del personale sanitario.
La condizione nella Rsa è diventata molto critica con un’apice nei giorni della Settimana santa. Da allora alcune cose sono cambiate, ma tanti anziani non riescono a superare la crisi. Anche la Menotti-Bassani è interessata dall’azione delle autorità giudiziarie che stanno indagando sulla correttezza delle attività svolte e sui tanti decessi avvenuti.
Il direttore generale è intervenuto anche su questo con una comunicazione che tocca anche l’azione di Ats.
“L’Equipe di Vigilanza ATS Insubria ha effettuato un sopralluogo presso la RSA al fine di verificare lo “Stato di funzionamento della struttura e l’adozione delle misure per la gestione dell’emergenza Coronavirus”. L’accesso ha riguardato tutte le Residenze (Bassani, Scotti e Arioli). L’esito del sopralluogo è positivo; per tutte le strutture è stata accertata l’adozione delle misure necessarie alla gestione dell’emergenza sanitaria. La Fondazione sta inoltre collaborando in modo attivo con le Autorità che in questi giorni stanno vagliando la correttezza dell’operato delle RSA Lombarde”.
Quanto alla comunicazione con i parenti , “nonostante le comprensibili difficoltà, prosegue e anche la prossima domenica effettueremo le consuete videochiamate. Non ci stanchiamo di ringraziare il nostro personale che in modo encomiabile, anche rinunciando ai propri affetti familiari alloggiando in strutture esterne, si dedica alla cura dei Vostri e nostri cari”.
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