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Lettera aperta a Conte sul ‘Corriere della Sera’ dall’imprenditore alberghiero Zacchera

Diverse le proposte rivolte al presidente del consiglio per fare ripartire il comparto

Una lettera aperta al Premier Giuseppe Conte per denunciare lo stato di profonda crisi del comparto turistico e per indicare la via per uscire dalla crisi. È firmata Antonio Zacchera. Il Ceo del gruppo Hotel Zacchera di Baveno ha acquistato un’intera pagina sul Corriere della Sera. È stata pubblicata a pagina 32, fra le notizie economiche, la scelta della data di pubblicazione non sarà stata casuale. Primo maggio, Festa del lavoro che non c’è.

La lettera scritta da Zacchera parte dalla realtà, elenca le bellezze artistiche e paesaggistiche di cui il Belpaese è ricco. Parla dei 4000 musei italiani, dei 5000 siti culturali, ricorda che l’Italia è il paese di Fellini ma anche la nazione che vanta sul suo territorio nazionale Venezia, Roma, Napoli, Firenze, solo per citarne alcune. Sottolinea la presenza di cornici naturali uniche qual è il Lago Maggiore con le sue isole Borromee. “Abbiamo molto – scrive Zacchera -. Cosa ci manca ? Non riusciamo a capitalizzare gli assets”. Zacchera si sofferma sull’impietoso confronto fra la Sicilia con i suoi 1600 km di costa e i 7 milioni di pernottamenti annui e le Canarie. “Con meno spiagge e meno belle, qui, di pernottamenti ne fanno invece 70 milioni “ scrive l’albergatore bavenese.

Antonio Zacchera è convinto la macchina turistica possa rimettersi in moto ma perché succeda al Premier Conte indica la direzione: contributi a fondo perduto per le attività che avranno una riduzione del volume d’affari del 50% rispetto al 2019, allungamento della Naspi, sostegno con il metodo del credito d’imposta, per le locazioni delle strutture ricettive ma anche per le abitazioni dei lavoratori della filiera del comparto turistico. Azzeramento delle imposte e tasse, sostegno economico ai comuni turistici e rivisitazione della finalità della tassa di soggiorno facendola diventare una tassa di scopo. L’ultimo passo della lettera è un auspicio : “Ognuno –scrive Zacchera – faccia la propria parte. Tutti insieme, rimbocchiamoci le maniche e ripartiamo!”.

Pubblicato il 01 Maggio 2020
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