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“Sappiamo bene che non è affatto scomparso, ma oggi abbiamo vinto una battaglia”

Sonia Laino, Infermiera di Terapia Intensiva Neurochirurgica: "Due mesi lunghi come un anno, in cui abbiamo lavorato in modo spasmodico, siamo tutti cresciuti, siamo cambiati come persone e come professionisti"

Generico 2018

4 marzo 2020 – 29 aprile 2020

Che dire, dopo due mesi di Covid mi è passata letteralmente la poesia.

Due mesi lunghi come un anno, in cui abbiamo lavorato in modo spasmodico, siamo tutti cresciuti (e non solo in senso filosofico direi), siamo cambiati come persone e come professionisti, alcuni si sono solo rivelati, molti mi hanno positivamente sorpresa.

Giorni interminabili, spesso tutti uguali, in cui non si vedeva una via di uscita, ci si facevano troppe domande a cui non vi erano risposte, si passavano le ore a respirare continuamente la propria anidride carbonica sigillati in quelle dannate mascherine che ti proteggono dal mondo, e a cercare di non crollare.

I tanti momenti di leggerezza, le risate di cuore, il rinnovato e più forte senso di appartenenza ad una grande famiglia.
La disperazione in alcuni momenti, 30 umori diversi in 5 minuti, le docce per cercare di lavarsi via quello schifo di dosso, uscire dall’ospedale un’ora dopo la fine del turno, come se ti avessero presa a pugni in faccia.

Per non parlare dei nostri pazienti, quelli che abbiamo visto guarire, che abbiamo trasferito promettendo loro che il peggio era passato.

E quelli che non ce l’hanno fatta, e che ci hanno spezzato il cuore, uno per uno.
Essere costretti a chiudere nei sacchi gente che è morta sola, senza il conforto di una persona conosciuta, di un volto amico, è una delle cose più terribili di tutto questo. Per gli occhi, per la mente, per il cuore.

Preghiamo perché non succeda mai più, anche se sappiamo bene che non è affatto scomparso, tutt’altro.
Ma oggi abbiamo vinto una battaglia, e abbiamo preso a calci in culo quel dannato virus.

Grazie ai miei compagni di viaggio o di sventura se preferite, colleghi vecchi e nuovi, ognuno con una storia, tutti preziosi come una famiglia. ✨

P.s. Per una volta fate appello al tanto invocato “buonsenso”, e cercate di non farci riaprire prima di giugno. With love

Sonia Laino, Infermiera di Terapia Intensiva Neurochirurgica presso Ospedale di Circolo Fondazione Macchi

Pubblicato il 01 Maggio 2020
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