Un progetto ambizioso, i cui fari sono puntati sul futuro. A Sesto Calende, Simone Tollini e Michele Candura, ragazzi nati a cavallo tra il 2000 e il 2001, hanno dato vita a “Il nuovo Millennio”, il blog dedicato all’informazione e, in particolar modo, alla politica nazionale raccontata dai più giovani, dai millennials.

«Il nostro sito – racconta Michele, ex studente e rappresentate di istituto del Dalla Chiesa– nasce con l’obiettivo di fare informazione e partecipazione in maniera corretta, diffondendo notizie vere e in maniera imparziale. Il tutto senza rinunciare a dire la nostra posizione che è critica, non politica. Il mondo dell’informazione è cambiato e noi vogliamo raccontare il mondo e i suoi cambiamenti».

Carlo Cottarelli, i parlamentari Alfieri (PD) e Osnato (FdI), l’ex direttrice di Legambiente Rossella Muroni, sono già tante e di prestigio le interviste sul blog, pienamente attivo solo da pochi giorni, ma in realtà nato alla fine dell’anno scorso quando Simone ha proposto a Michele l’idea di creare un portale digitale in grado di raccontare la realtà contemporanea e il futuro, sfatando il mito che l’informazione online sia esclusivamente fonte di fake news.

E così, nel giro di qualche mese, i due giovani, all’epoca rappresentati del Dalla Chiesa e da sempre appassionati di politica, hanno coinvolto un vero e proprio “team” di otto ragazzi, tutti nati dopo l’anno 2000: Blendi Alijaj, coordinatore del gruppo di lavoro, Sofia Proietto, Chiara Marziali, Gaia Zangirolami, Rocco Ubertini, Yuri Cataldo.

«L’importanza del “team” è fondamentale – raccontano i due ideatori -. Ciascun ragazzo ha un ruolo specifico che rispetta con grande impegno e passione. Senza il contributo di tutti non saremmo riusciti a realizzare quello che stiamo facendo. Non solo la politica parlamentare, con interviste a rappresentati di ciascun partito, coordinandoci siamo riusciti a trattare anche tematiche importantissime come coronavirus, ambiente, istruzione e attività sul territorio locale».

«Già prima di lanciare il nostro sito – conclude Simone – Io e Michele ci siamo resi conto di una cosa importante: siamo amanti del futuro e della globalizzazione. Ne siamo molto riconoscenti, ma ammettiamo anche i molti problemi che essa comporta. Vogliamo mettere in luce gli aspetti positivi che i nostri genitori non hanno avuto, ovviamente vediamo anche il negativo e, proprio per questo, pensiamo che raccontarlo sia il modo corretto per poter migliorare il futuro».