Comuni e Uncem: sbloccare immediatamente il piano banda ultralarga
Bussone: “Non allungare ulteriormente i tempi per l'attuazione di una agenda digitale per i territori montani italiani”
Tutti i Comuni montani d’Italia, con Unioni montane di Comuni e Comunità montane, scrivono al Governo per chiedere che il Piano Banda ultralarga venga immediatamente sbloccato, abbia un’accelerazione e non continui a essere arenato nelle burocrazie.
Uncem lancia una mobilitazione per dare risposte al 50 per cento del Paese che lotta da anni con il digital divide. Territori che vogliono essere competitivi. Un pezzo d’Italia – metà Paese – che vuole infrastrutture per una digitalizzazione decisiva. In queste ore, Sindaci e Presidenti – su proposta Uncem – stanno inviando una serie di lettere ai Ministri competenti, a Infratel, a Open Fiber, a Parlamentari e Consiglieri regionali.
“Il ritardo del Piano BUL -scrivono i Comuni con Uncem- è gravissimo e occorrono precisi interventi politici per sbloccarlo, non guardandolo però isolato dalle altre sfere del divario digitale. La rete sottodimensionata e appesantita in queste ultime settimane dall’utilizzo domestico e l’instabilità della banda fornita dagli operatori del mercato sono un limite importante all’efficienza del processo di innovazione sui territori, nel quale crediamo come Comune insieme con Uncem, e ciò è segnalato da tutte le aziende presenti che vanno dall’agroalimentare, al metalmeccanico, alle aziende di servizi, alle software-house”.
Nel definire una serie di interventi concreti, le lettere degli Enti confermano che “è giunta l’ora di dare una definitiva svolta al piano BUL”
“Uncem chiede che i tempi del Piano BUL, dell’attuazione di una Agenda digitale per i territori montani italiani, di una strategia per il superamento del divario digitale nel Paese non si dilatino ulteriormente a danno delle Autonomie locali, delle imprese, dei cittadini – evidenzia Marco Bussone, Presidente Uncem – Serve uno scatto che dia fiducia in primo luogo alle nostre comunità. Confidiamo in un’azione politica determinata. Il futuro sta nelle comunità, intelligenti e interconnesse, smart. Di divari non vogliamo ulteriormente soffrire e insieme, tutti i Comuni e gli Enti locali, con Uncem, sono impegnati nel fare la loro parte. Le Istituzioni centrali e regionali siano al nostro fianco per una vera infrastrutturazione volta alla digitalizzazione del Paese intero, senza lasciare indietro nessuno. Le nostre comunità, vive e coese, con Uncem faranno la loro parte”.
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