Qualche timore in Svizzera sulla riapertura delle frontiere con il resto dell’Europa e dell’area Schengen. Lo scrivono i giornali svizzeri che ricordano come «per chi varcherà i confini non sarà più prevista la quarantena obbligatoria con isolamento di 14 giorni».

I giornali svizzeri scrivono che «è poco probabile che il 3 giugno potremo andare a farci un giro sul lungolago o a fare la spesa al supermercato in Italia. Perché, per un’eventuale riapertura fra due Paesi, deve essere trovata e siglata un’intesa».

Soprattutto Domodossola, Verbania e  Cannobio dovranno attendere ancora per poter contare sull’afflusso turistico e commerciale degli svizzeri che frequentano le nostre zone e i nostri mercati?

«Malgrado il recente possibilismo ventilato dal Consiglio Federale – scrivono i siti giornalistici svizzeri come Tio20 Minuti  – resta quindi una cosa ancora tutta da decidere. La Segreteria di Stato della migrazione ha dichiarato che settimana prossima si terranno nuovi colloqui bilaterali a riguardo».

Il timore è che per almeno un po’ la riapertura delle frontiere con l’Italia per fare il turismo e shopping sarà  bloccata.

Enrico borghi, parlamentare del Pd, che aveva annunciato la riapertura dei confini dice: «Noi abbiamo fatto il nostro passo, apriamo le nostre frontiere. Poi serve un accordo in sede Schengen perché anche altri paesi concordino su tempi e eventuali limitazioni. Penso che la Svizzera lo farà».