Stadio Heysel, 29 maggio: la notte più buia del calcio italiano
Le testimonianze di chi era allo stadio di Bruxelles per la finale di Coppa dei Campioni tra Juve e Liverpool nel 1985. Tra le 39 vittime anche un uomo di Taino, Giancarlo Bruschera (nella foto)
Il 29 maggio di ogni anno è un giorno in cui la memoria non può non tornare a quella data del 1985. A Bruxelles era in programma la finale della Coppa dei Campioni di calcio per la quale si erano qualificati i campioni in carica del Liverpool e la Juventus alla ricerca della sua prima vittoria nella competizione. Purtroppo però, quella serata passerà alla storia per la strage avvenuta sugli spalti prima del match: alla fine i morti furono 39, quasi tutti italiani travolti dalla furia degli hooligans inglesi. Il dramma toccò da vicino anche la provincia di Varese: una delle vittime infatti veniva da Taino, si chiamava Giancarlo Bruschera (nella foto in alto) ed era nato nel 1951. In questo articolo trovate i rimandi ad alcune testimonianze raccolte da VareseNews negli anni scorsi, relative alla strage dello stadio Heysel.
Claudio – Una bottiglia frantumata e tanto sangue. La strage iniziò così
Gigi – La notte prima del massacro
Roberto – Il paese fu colpito per la morte di un concittadino
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.