Si è svolto il 4 giugno, a Palazzo Flaim, il primo Consiglio comunale dopo il lockdown. Al rientro in presenza i lavori del Consiglio, che tuttavia non si sono mai fermati con le numerose commissioni consiliari svolte da remoto, hanno affrontato due variazioni di Bilancio importanti, il rendiconto economico e finanziario dell’Ente e la modifica del piano delle opere pubbliche.

“È stata per il nostro Gruppo consiliare occasione per ribadire alcuni temi più volte ripresi in questo periodo e che hanno meritato ulteriore attenzione anche nella seduta di ieri sera” sottolineano dal Partito Democratico verbanese.

I dem proseguono: “Il Sindaco con l’intera amministrazione comunale ha ben gestito la fase emergenziale per tutta la durata della fase 1. Lo ha fatto con competenza e velocità nel dare risposte ai cittadini mettendo in campo risorse umane ed economiche che hanno saputo gestire e, molto spesso, anticipare i problemi di famiglie, cittadini e imprese. È stato così per l’attivazione dei buoni pasto coi fondi pervenuti dal Governo (modalità e fondi concordati con ANCI, lo ricordiamo per il Gruppo della Lega che, al contrario di tutti gli altri Gruppi Consiliari, ha votato incomprensibilmente contro alla ratifica della variazione di bilancio su questo tema), per i quali i lavoro dell’Assessorato alle Politiche sociali è stato eccellente nel fronteggiare in pochi giorni le numerose domande pervenute e continuando e gestire gli aiuti per affitti, bollette, necessità delle famiglie in difficoltà in sinergia con il Consorzio dei Servizi Sociali.
Ricordiamo che l’Amministrazione ha azzerato sin da subito la Cosap (plateatici) e ha reso gratuiti tutti i parcheggi cittadini, misure che poi hanno assunto anche molti altri Comuni in seguito, così come sta lavorando per la riduzione della Tari (tassa rifiuti). Notevoli sono state anche le proposte in merito a politiche sanitarie a supporto degli operatori.

È notizia, poi, di questi giorni l’erogazione dei primi bonifici dal fondo Verbania Solidale alle piccole imprese cittadine. In meno di un mese, attraverso le competenze di indiscusso valore della Fondazione Comunitaria e della Fondazione Buon lavoro, il fondo ha messo a disposizione risorse e inaugurato una collaborazione che perdurerà nel tempo e che risulterà, ne siamo convinti, essere valore aggiunto per le nostre imprese. Questa iniziativa sarà quanto più efficace, tanto più sarà affiancata da politiche di più ampio respiro volte a far ripartire la città e il territorio nel suo complesso. Da qui la necessità, votata col piano delle opere pubbliche, di far ripartire e semplificare ancora più velocemente le opere in programma, così come il dialogo positivo instaurato con gli operatori turistici, quanto le politiche in campo urbanistico e viabilistico con pedonalizzazioni importanti come quella del Lungolago di Pallanza che accresceranno la qualità urbana della città rendendola più appetibile e competitiva”.

“Da ultimo -concludono- , avendo approvato il rendiconto di gestione, ci preme sottolineare e condividere la scelta dell’Assessorato al Bilancio di non accedere alla rinegoziazione dei mutui. Una scelta giusta e lungimirante che sottolinea due cose: la prima è che la città è stata storicamente ben governata dal centro sinistra cittadino e ha un bilancio solido, tale da potersi permettere pur con minori consistenti entrate di non procrastinare ulteriormente i mutui in essere. La seconda motivazione è che, troppo spesso, è al centro del dibattito politico la necessità di non far pesare le scelte del presente sulle generazioni future. In questo caso le non si tratta soltanto di parole, ma di fatti, una scelta lungimirante che non scaricherà ulteriori pesi economici sulle amministrazioni e sulle generazioni future”.