Lincio: “Delegittimazione delle Province ha aumentato disagi e costi”
“Le strade del Vco ne sono un esempio. Ai legislatori va richiesto di porre rimedio anziché contribuire alla decadenza della Nazione”
La nota del presidente della Provincia del Vco, Arturo Lincio
La delegittimazione politica delle Province (Legge Del Rio) ha facilitato la possibilità di imporre tagli via via crescenti per le loro risorse. Ciò nonostante le Province restano insostituibili per le funzioni di area vasta, dalla manutenzione delle strade provinciali alla organizzazione di servizi su scala sub regionale, che richiedono una continuità amministrativa non assolvibile dalle Unioni di Comuni. La Corte Costituzionale ha infatti sancito che non può esistere un obbligo tassativo, ma solo volontario, di associazione per i piccoli Comuni.
Grandi o piccoli, per tutti i Comuni è fondamentale un ente di area vasta che si occupi di funzioni non gestibili singolarmente. Per questo il 77% dei Sindaci italiani dopo un decennio di riforme mancate ed il tramonto di qualsiasi idea di semplificazione e razionalizzazione del sistema, hanno sottoscritto un ordine del giorno che impegna a “riattribuire pienamente” alle Province il ruolo che la Costituzione ha loro affidato. I settori più strategici per il paese, come trasporti e istruzione, sono stati drasticamente ridimensionati essendo crollata la capacità di spesa. Tra il 2008 e il 2017 le spese in conto capitale sono diminuite del 70% senza alcun risparmio per il Paese ma con maggiori costi e disagi per i cittadini dovuti alla frammentazione delle competenze provinciali attribuite ad una congerie di Enti con relative strutture (personale, dirigenti,amministratori,automezzi ecc.)
Chi vive nei Comuni più lontani dai servizi si attende un ravvedimento da parte del Parlamento … Non esistono solo le grandi città, la qualità della rete di infrastrutture e trasporti rimaste in gestione alle Province è fondamentale : si tratta di circa centotrentamila chilometri di strade e trentamila tra ponti, viadotti e gallerie. In molti casi, come il nostro, collocate in aree montane, dove spesso non esistono collegamenti alternativi. Sono 5.179 gli edifici scolastici in gestione alle Province e le aree interne sono i territori del paese più distanti dai servizi essenziali (quali mobilità, istruzione, salute). Si tratta di oltre 4.000 Comuni con 13 milioni di abitanti, a forte rischio di spopolamento, in particolare per i giovani, dove la qualità dell’offerta educativa risulta sovente compromessa.
LA SITUAZIONE DEL VERBANO CUSIO OSSOLA. Dal 2001 al 2010
L’entrata annuale della Provincia per la manutenzione delle strade ex ANAS era di circa 500.000 euro e di 500.000 euro per pronti interventi che quando esauriti venivano ripristinati; ad oggi i finanziamenti ex ANAS sono tendenti a zero.
Di conseguenza la mancata manutenzione ha generato un generale decadimento delle opere con gravi conseguenze.
Fino al 2011 la possibilità di mutuare consentiva da 2 a 3 bitumature annuali per importi variabili da 1 a 3 milioni. Risale al 2017 l’ultimo intervento consistente di bitumatura su tutto il VCO per circa 700.000 euro.
La realizzazione di opere che nulla ha a che vedere con la manutenzione è stata possibile grazie ai finanziamenti regionali o del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti finalizzati e vincolati alle specifiche opere (vedi Valle Anzasca per un importo di circa 19 milioni di euro).
Se per il servizio di manutenzione invernale delle strade il fondo di circa 2.200.00 euro permette un servizio adeguato tramite contratti con le imprese con regime forfettario, i problemi del Verde richiederebbero almeno un milione di euro che “prima delle Legge Delrio” garantivano ogni anno due tagli ed una pulizia cunette.
Per quanto riguarda il personale dedicato alla viabilità, da un anno e mezzo ad oggi l’ente ha perso tre figure amministrative e due tecniche, non ancora ripristinate a causa di un’altra bella legge: la Madia.
Inoltre, si è passati, per quanto riguarda il numero di cantonieri, da una persona per 5/7 km a 5 persone per 600 km!
Per la precisione, per il Verde nel 2010 avevamo 32 cantonieri in pianta organica mentre ad oggi ne abbiamo 5, per cui alla carenza di risorse economiche da utilizzarsi per le imprese si somma la grave carenza di risorse umane indispensabili per la manutenzione.
Di tutto questo non può dare conto la Provincia bensì i legislatori ai quali va richiesto di porre rimedio anziché contribuire alla decadenza del Paese.
Il presidente della Provincia del Vco
Dottor Arturo Lincio
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