Domobianca, Altair presenta il piano di rilancio
"Rendere competitiva la stazione invernale ma anche a cambiare il volto di quella estiva". Il progetto prevede una zip-line, un campeggio e molto altro: da realizzarsi già per l'estate 2021
È in programma per oggi, 17 giugno, l’incontro fra il Comune di Domodossola e i vertici di Altair, la società che nei giorni scorsi ha acquisito dalla famiglia Rolandi la proprietà di Domobianca.
Al tavolo di mercoledì il Presidente del gruppo, Paolo Zanghieri e il suo staff, spiegheranno i dettagli del progetto di rilancio di quella comunemente viene definita “la montagna dei domesi “.
Una scommessa quella di Altair che mira a rendere competitiva la stazione invernale ma anche a cambiare il volto di quella estiva. “Per l’immediato futuro, l’ obiettivo primario è quello di investire sulla stagione invernale. Si comincia con l’impianto di innevamento ma non solo” spiega Zanghieri.
Si cercherà di intervenire anche sulla ricettività e sulla ristorazione. Quella di Altair rappresenta senza dubbio una grossa sfida in termini economici e turistici. I risvolti dell’affare sono duplici: invogliare sempre più i domesi a usufruire della propria montagna ma anche catturare l’attenzione di nuovi turisti, e non solo durante la stagione dello sci.
L’amministrazione Pizzi, appresa la notizia del cambio di proprietà della stazione montana ha subito preso contatto con la società che ha rilevato Domobianca. “Siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’interesse mostrato dalla giunta. La nostra è, e rimane un’operazione privata. Siamo abituati a collaborare con gli enti pubblici. È indubbio che il Comune di Domodossola potrà giocare una partita importante a livello burocratico e di permessi” ha aggiunto Zanghieri.
Il piano di rilancio dell’alpe Lusentino ipotizza la creazione, già a partire dalla stagione estiva 2021, di una zip-line, di un campeggio e molto altro. “Sono idee di lavoro, speriamo di poterle realizzare già per il prossimo anno “ammette il presidente di Altar.
Il nome di Paolo Zanghieri in città non è certo nuovo. A cavallo degli anni ’90 -2000 è assessore all’urbanistica della città di Domodossola con la prima giunta Cattrini. Poi si è dato all’imprenditoria. Ora è a capo di un gruppo solido che ha fatto della collaborazione con partner pubblici un caposaldo. L’attività primaria resta la costruzione e gestione di forni crematori, ma in Sardegna è impegnato anche sul fronte turistico dove ha realizzato dei campeggi. Il core business del gruppo si divide in tre rami: forni crematori, efficientamento energetico e sosta a pagamento.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.