In piazza a Torino i parenti delle vittime nelle Rsa
Protestano per chiedere alla giunta Cirio una riforma delle strutture, garantendo assistenza medica h 24 in caso di una seconda ondata di pandemia
(immagine di repertorio) Protesta davanti alla Regione Piemonte per non dimenticare i morti di Coronavirus nelle Rsa, chiedendo anche di permettere ai famigliari di tornare a fare visita ai propri genitori nelle strutture. L’appuntamento, promosso dalla Fondazione promozione sociale “Comitato vittime Rsa”, è fissato per le 18 di oggi in piazza Castello: in apertura è previsto un minuto di silenzio per ricordare le persone decedute.
“Porteremo in piazza – spiegano – gli oltre 50 esposti che sono stati inviati alla Procura di Torino e ai Nas sui fatti accaduti in questi mesi di pandemia nelle strutture”. Al momento poi il Piemonte è una delle poche regioni in Italia a tenere chiuse agli esterni le residenze socio assistenziali: da qui l’appello a riaprire le porte, nel rispetto delle misure di sicurezza.
“Vogliamo sollecitare la Regione e le Asl – spiega la Fondazione – a coprire le quote sanitarie per i pazienti in via di inserimento nei 4.000 posti (su 29mila) lasciati vuoti dai deceduti in Rsa nel periodo della pandemia Covid-191 . Si tratta di rendere subito disponibili 36 milioni di euro fino a fine anno affinché le Asl coprano le quote sanitarie dei nuovi inserimenti in Rsa2” . Al momento sono 30mila infatti i malati non autosufficienti esclusi dalla presa in carico a casa o in struttura.
L’obiettivo della protesta è chiedere anche alla giunta Cirio una riforma radicale delle residenze socio assistenziali, impegnandosi a garantire assistenza medica h 24 in caso di una seconda ondata di pandemia. La Fondazione vuole inoltre che sia garantito alle famiglie che assistono a casa i propri famigliari un assegno minimo di mille euro al mese, in aggiunta all’ordinaria assistenza domiciliare integrata.
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