Cade oggi, 19 giugno, la ricorrenza dei Santi Gervasio e Protasio, detti anche Gervaso e Protaso. I due gemelli martiri sono i patroni di Domodossola, Baveno e Trasquera.

Il momento storico in cui vissero è incerto e di loro sono pervenuti pochissimi documenti. Probabilmente fu intorno alla metà del III secolo. Durante il V secolo un autore anonimo ne ha composto la ‘Passio‘, che riporta alcune notizie sulla loro esistenza, al limite tra leggenda e realtà. Il testo racconta che anche i loro genitori, san Vitale e santa Valeria, furono martiri della cristianità. Il padre Vitale di Milano venne ucciso mentre si trovava a Ravenna e la madre Valeria fu assassinata sulla via di ritorno per Milano.

Venuti a conoscenza della morte dei genitori Gervaso e Protaso invece di meditare vendetta donarono tutti i loro beni ai poveri di Milano. Nei successivi 10 anni i dieci anni della loro vita a pregarono e predicarono i valori cristiani. Furono poi arrestati, torturati e uccisi dai romani. A Protasio fu tagliata la testa con un colpo di spada, mentre Gervasio morì a seguito dei numerosi colpi di flagello ricevuti.

Le loro reliquie vennero ritrovate dal vescovo Ambrogio di Milano il 17 giugno 386 nell’antica zona cimiteriale. Il 19 giugno, giornata dedicata ai due martiri, le salme vennero traslate nell’attuale basilica di Sant’Ambrogio. Il culto dei due martiri iniziò a diffondersi dopo il ritrovamento dei corpi