Le lavoratici di mense e pulizie scolastiche protestano a Novara
Da mesi sono in attesa del sussidio di cassa integrazione in deroga, con il contratto sospeso per la pausa estiva
Armate di mascherine e bandiere sono arrivate in auto ieri mattina, poco prima delle 10, a Novara.
Sono le lavoratrici del comparto mensa e pulizie del settore scolastico che hanno aderito alla giornata di mobilitazione indetta a livello nazionale da Filcams, Fisascat e Uiltucs.
Si tratta per lo più di donne, da mesi in attesa del sussidio di cassa integrazione in deroga, con il contratto sospeso durante la pausa estiva e all’orizzonte la ripresa scolastica tutta la riscrivere. Fra Vco e Novara si contavano circa un centinaio di manifestanti.
Nei loro volti impressa la paura per un autunno che potrebbe essere difficile, in attesa che Roma dia certezze sulle modalità di ripresa dell’attività scolastica con annesso il servizio mensa. Sotto le finestre di Palazzo Natta hanno chiesto a gran voce lavoro e dignità. Al Prefetto della città, Pasquale Gioffrè, hanno consegnato un documento che riassume le loro richieste e avanza proposte per il futuro. Copia dell’atto sarà inviato anche al Prefetto del Vco oltre che agli uffici del Ministero a Roma.
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