Erano in tanti venerdì pomeriggio a villa Giulia, a ricevere i ringraziamenti di Avis Verbania, Asl Vco e istituzioni locali per il successo della raccolta fondi, più di 176 mila euro, organizzata dalle associazioni della rete coordinata dal sodalizio presieduto da Simona Sassi, durante l’emergenza sanitaria. “Soldi – ha precisato Simona Sassi – per un terzo utilizzati per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, per il resto sono stati devoluti per il sostegno di 45 famiglie in difficoltà economica che ancora oggi stiamo seguendo”. “Ci siamo divisi i compiti – ha spiegato Sergio Cozzi (Amici dell’Oncologia) -. Noi ci siamo occupati dell’acquisto di mascherine, guanti e altri dispositivi di protezione individuale perché abbiamo rapporti regolari nella nostra attività coi fornitori di questo materiale”. Nel periodo di massima emergenza hanno coadiuvato i colleghi di Malattie infettive anche i medici di Oncologia e Pediatria. “Oltre al materiale sanitario una funzione importante hanno svolto i telefonini, unico contatto tra i malati e i familiari”, ha sottolineato Barbara Moero (Oncologia). “I bambini, fortunatamente, sono stati colpiti solo in minima parte dal virus, però hanno avuto contraccolpi psicologici per la situazione che li ha costretti a rinunciare alla vita di relazione”, ha aggiunto il primario di Pediatria, Andrea Guala. “Dalla pandemia – è intervenuto il direttore generale dell’Asl Angelo Penna – sembra che stiamo venendo fuori. Ma è importante che continuiamo ad esser cauti mantenendo il distanziamento sociale ed indossando le mascherine”.

Ad esprimere il grazie delle istituzioni sono stati il viceprefetto vicario Angelo Losa e il sindaco Silvia Marchionini. “La pandemia – ha detto il primo – mi ha impegnato su due fronti. Quello propriamente istituzionale e quello di presidente del Lions club. Siamo riusciti a raccogliere più di 9 mila euro che abbiamo versato al fondo istituito da Avis. A nome della prefettura rivolgo un ringraziamento particolare alle forze dell’ordine, impegnate non solo nel controllo del territorio ma, a loro volta, partecipi delle raccolte fondi organizzate per l’emergenza”.

“Non possiamo non ricordare in questo momento – ha concluso il sindaco – i 31 verbanesi che non ce l’hanno fatta. Ma anche coloro che dal virus sono guariti. Questo virus così cattivo e così rapido ci ha cambiati, ci ha indotto a reagire come comunità, uno spirito che credo ci potrà essere utile per ripartire”.