Brezzo di Bedero, ecco il “nuovo“ parco del Castellaccio
Una tromba d’aria aveva abbattuto alcuni vecchi alberi di frassino e di quercia, ora l'area verde rinasce
Una tromba d’aria aveva abbattuto alcuni vecchi alberi di frassino e di quercia al parco del Castellaccio, a Brezzo di Bedero. Altri sono stati abbattuti perché irrimediabilmente ammalati secondo una stima dell’agronomo a cui il Comune aveva affidato un’indagine sulla salute degli alberi nelle zone aperte al pubblico.
Questi alberi sono stati sostituiti in scarpata con un boschetto di palme tappezzato di edere variegate, al confine con 3 Camaecyparis pisipera “Pisifera Aurea” e una grande aiuola di più varietà di Juniperus alla cui base sono state posizionate due panchine rosse come simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Nella zona giochi da poco rinnovata sono stati piantati due alberi di Magnolia soulangeana che faranno ombra nei mesi estivi .
«Addentrandoci ulteriormente abbiamo piantato un esemplare di Olea fragrans che in autunno allieta con il profumo dei suoi fiori. Più avanti abbiamo eliminato delle betulle vittime di potature indecenti sostituendoli con 3 Carpinus betulus colonnare», dicono dal Comune.
È stata poi completata la siepe mista al confine con rose botaniche, melograni da fiore , hibiscus ed alcuni Viburnum plicatum Mariesii e a sud sono stati piantati 3 grandi cespugli di Edgeworthia che a primavera fiorisce profumatissima.
Sopra le panchine su cui siedono i visitatori oltre al bellissimo panorama si può godere di una piccola siepe che si snoda per parecchi metri dove ci sono di lavande, santoline, elicrisi, ruta e rosmarini.
Sulla cancellata al limite delle entrate sono state piantate numerose rose rampicanti. L’illuminazione è stata rinnovata completamente con lampioni a LED
Questo intervento si somme a quello realizzato negli anni passati al posteggio Comotti dove sono stati piantati piccoli frutti: mirtilli, uva spina, lamponi qualche betulla, dei Cistus e Ceratostima.
Sono state sistemate le aiuole lungo la via Milano dove è stata sostituita la lavanda con graminacee che creano movimento al passaggio delle auto e piante perenni ricche di fiori.
Per ultimo è stato riqualificato il giardino dove sorge il capannone della proloco abbattendo delle conifere pericolanti sostituite poi con un boschetto di Amelanchier che fiorisce di bianco in primavera e in autunno produce bacche eduli.
(Foto di Gilberto Bernecoli)
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