Fonte Carlina: nuove analisi per il riconoscimento delle acque
Ai primi del ‘900 fu una rinomata stazione termale frequentata dalla nobiltà di tutta Europa e da intellettuali famosi
Disposte nuove analisi dell’acqua Carlina mirate alla conferma del riconoscimento della fonte quale acqua minerale naturale. Si tratta del secondo prelievo, dopo quello disposto a maggio con determina dirigenziale. Ad effettuare prelievo ed analisi sarà il dipartimento di Biotecnologie molecolari e Scienze della Salute dell’Università degli Studi di Torino.
L’acqua Carlina mutua il nome da San Carlo Borromeo, che si sarebbe dissetato alla fonte mentre era in cammino verso il santuario della Madonna del Sangue di Re proveniente dalla vicina Svizzera dove avrebbe avvertito i primi sintomi della peste che precedette la morte, al rientro a Milano. Ai primi del ‘900 fu una rinomata stazione termale frequentata dalla nobiltà di tutta Europa e da intellettuali famosi come il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche. Dal 1999, le diverse amministrazioni succedutesi alla guida di Cannobio, hanno effettuato diversi interventi di riqualificazione ricavando attorno alla fonte una zona verde per il relax e lo svago. Inoltre sono state condotte ricerche a campione su pazienti affetti da diverse patologie respiratorie per testarne le proprietà terapeutiche. E’ stato effettuato anche uno studio mirato alla commercializzazione come acqua da tavola da servire nei ristoranti cannobiesi che non ha avuto seguito.
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