Fratelli d’Italia e la tentazione del braccio di ferro con la Lega
Il caso di Luino, con la rottura tra i due pezzi di centrodestra, ha rimesso il movimento lo scenario delle alleanze sul territorio in vista delle ormai imminenti elezioni. Si decide in un direttivo
Obbiettivo: dare almeno un segnale di fermezza, verso l’alleato (e competitor) della Lega. Non è solo questione di Roma, di Meloni e di Salvini, la competizione tra Fratelli d’Italia e la Lega inizia a sentirsi anche sui territori e anche in provincia di Varese.
Prossimo passaggio: un direttivo provinciale in programma stasera, mercoledì5 agosto. Non si incontreranno fisicamente, il tavolo è ancora su zoom, ma di certo il confronto ci sarà, su quanto deciso dovrà essere il segnale da dare.
A innescare lo scontro FdI-Lega è stato il caso di Luino: nella città rivierasca Fratelli d’Italia ha il suo feudo e, dopo dieci anni di amministrazione Pellicini, si aspettava una scelta in continuità. E invece proprio qui la Lega ha forzato la mano, facendo saltare il banco con la candidatura di Alessandro Casali, considerata unilaterale dal resto del centrodestra (meno Lombardia ideale), che è andato a convergere su Franco Compagnoni.
Le contromisure, però, non si sono limitate alle invettive luinesi: sul territorio si è rimesso tutto in moto, complici anche dinamiche locali. E adesso rimane ancora qualche casella su cui mostrare più o meno determinazione: questo è il punto della riunione del direttivo provinciale.
Tonando dunque ai Comuni al voto, uno dei luoghi dove si è andati allo scontro è Origgio: un paio di settimane fa è saltato l’accordo (le responsabilità si rimpallano) sulla candidatura unitaria di Andrea Azzalin, espressione di Forza Italia e Fratelli d’Italia ma che inizialmente aveva il sostegno anche della Lega. I salviniani hanno scelto di appoggiare il candidato scelto dalla lista La Civica, Evasio Regnicoli, e quindi si arriva al confronto diretto.
A Saronno una movimentata riunione serale ha visto il nuovo confronto tra le diverse anime del centrodestra, che si presenta unito (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia e la civica Saronno al centro): l’accordo c’è e non è in discussione, salvo qualche asprezza verbale.
Piccola divagazione nel Saronnese, interessante per capire i movimenti: anche a Cislago, dove non si vota quest’anno ma dove la situazione politica è magmatica, FdI si è presa spazio puntellando la maggioranza in crisi con un neonato gruppo (Luciano Lista, Elisa Bianco e Cristiano Fagioli), ottenendo più spazio in una coalizione che sembrava destinata allo strapotere leghista.
Cosa resta, tra i Comuni che vanno al voto? A Laveno Mombello l’accordo c’è, a Casorate Sempione Fratelli d’Italia avrà un suo nome in lista e consegue il risultato di affacciarsi in una coalizione di centrodestra già ampia.
Resta Somma Lombardo, dove il partito potrebbe decidere di giocarsi una sua candidatura, forte di un certo radicamento e di una certa visibilità nel campo dell’opposizione in consiglio. Se si decidesse di andare allo scontro con la Lega, il partito potrebbe esprimere almeno un paio di potenziali candidati: lo scenario di sfida a due (contro Stefano Bellaria, centrosinistra) forse non è così certo.
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