Ad Angera nasce Apiantide, la città delle api libere e selvagge
Apiantide è un'associazione no-profit varesina che sta attivando una serie di iniziative, a partire dalla creazione di una "città delle api" dove coltivare essenze a loro gradite, come l'Evodia, l'albero del miele
Fino all’anno scorso era un progetto, oggi Apiantide è una bellissima realtà che sta prendendo forma in provincia di Varese. Dal mese di luglio il gruppo da cui è nato il progetto si è costituito in associazione no profit, e ad Angera si sta realizzando il primo nucleo di quello che a breve potrebbe diventare un intervento diffuso in più zone del territorio, varesino e non solo.
«Apiantide è prima di tutto di un sogno, realizzato grazie all’aiuto di alcune valide persone che mi hanno appoggiato fin dai primi mesi nella mia idea: realizzare qualcosa di vero per aiutare le api e gli impollinatori che stanno andando incontro all’estinzione – racconta Giulio Puccini, uno dei fondatori – Lo scopo principale dell’associazione è la salvaguardia e lo sviluppo di un ambiente più accogliente per le api e gli altri insetti impollinatori Questo non per allevare api e prendere il loro miele, ma per ridare alle api la loro resistenza naturale, creando un luogo dove possano vivere nel modo più naturale e portare all’ambiente circostante il loro contributo di impollinatori».
Per mettere in opera questi obiettivi l’associazione varesina sta attivando una serie di iniziative, a partire dalla creazione di una “città delle api” dove coltivare essenze a loro gradite, come l’Evodia, l’albero del miele: «Stiamo piantumando un un terreno di studio con le varietà vegetali di maggiore interesse apistico, e proponiamo azioni per una maggiore diffusione delle essenze floreali preferite dagli impollinatori, soprattutto in ambito urbano. Ad Angera sarà effettuato l’allevamento e la diffusione di colonie di api selezionate secondo i dettami dell’apicoltura eretica e di quella rudimentale. E poi proponiamo azioni di “flower bombing” nelle aree urbane e incolte e tanto lavoro culturale».
«non siamo apicoltori. Pur frequentando, a breve, corsi di apicoltura, preferiamo definirci apicultori: cultori del rispetto dell’ambiente che in ogni modo sta dimostrando di essere arrivato al punto di non ritorno.
Possono sembrare parole esagerate ma piuttosto che aggiungerci alla vasta schiera di persone che allevano le api per trarne profitto, abbiamo deciso di schierarci dalla parte degli insetti, ripopolando il nostro ambiente con questi esseri di cui non possiamo fare a meno».
L’obiettivo dell’associazione è la sensibilizzazione dei cittadini sulla necessità di aumentare il “pascolo” per gli impollinatori anche in ambito casalingo; saranno programmati conferenze e talk pubblici per la condivisione le conoscenze sul mondo apistico, si lavorerà con le scuole per sollecitare gli studenti di ogni ordine e grado alla conoscenza del fondamentale ruolo degli insetti impollinatori e della loro salvaguardia».
A chi vorrà partecipare al questo progetto l’associazione offrirà anche sostegno al disbrigo delle procedure burocratiche necessarie all’installazione di colonie apistiche urbane e amatoriali.
«Apiantide – spiega Giulio Puccini – è un’associazione senza fini di lucro e si finanzia esclusivamente grazie alle quote di associazione dei nostri soci, ai lasciti, alle donazioni e alle attività di raccolta fondi istituite per rendere note le nostre iniziative. Tutto il lavoro necessario è offerto dai nostri associati in forma di volontariato e non svolgiamo nessuna attività commerciale».
L’associazione ha anche un sito e una pagina Facebook dove si possono trovare tantissime notizie utili per chi ha a cuore le api e il loro futuro. Sul sito si trovano tutti i progetti e anche le modalità per diventare cittadini di Apiantide.
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