Federalberghi: ”Interventi urgenti per sostenere le località orfane dei turisti stranieri”
Appello ai parlamentari locali: “Molti sistemi locali vivono di turismo internazionale, rischio desertificazione”
“Sul fronte delle misure per il lavoro registriamo risposte importanti alle richieste che Federalberghi – insieme alle altre organizzazioni maggiormente rappresentative – ha formulato con l’avviso comune del 14 luglio scorso. Il prolungamento della cassa integrazione per ulteriori diciotto settimane costituisce una boccata d’ossigeno per le moltissime imprese ancora chiuse e per quelle che – avendo riaperto nonostante le condizioni avverse di mercato – sono sostanzialmente vuote. È un bene che l’incentivo per le nuove assunzioni sia stato esteso anche ai lavoratori stagionali, in relazione ai quali chiediamo di chiarire che la norma si applica anche alle assunzioni effettuate nei mesi di giugno e di luglio. Mentre va detto che saranno in pochi a beneficiare dello sgravio contributivo destinato a chi richiama i lavoratori in servizio dopo un periodo di CIG, in quanto l’incentivo è riservato a chi cessa del tutto il ricorso agli ammortizzatori sociali, circostanza molto difficile da realizzare nel settore turismo, in cui il cammino verso condizioni di normalità richiederà tempo e gradualità”. Così Federalberghi nazionale sul “Decreto Agosto” , il DL approvato nei giorni scorsi che contiene diverse misure collegate all’emergenza coronavirus, per un valore complessivo di 25 miliardi di euro
“Apprezziamo l’abbattimento della seconda rata IMU, ma chiediamo che venga riconosciuto anche per gli immobili in cui il proprietario e il gestore non coincidono. La soluzione adottata è paradossale, perché penalizza le imprese che hanno collocato l’immobile e l’azienda in due società diverse, attenendosi ad una comune modalità di corretta gestione.”
“Occorre intervenire anche sul fronte delle imprese in affitto, che più delle altre soffrono il peso della crisi. Il prolungamento di un mese del credito d’imposta sui canoni non è assolutamente sufficiente, così come è irragionevole il dimezzamento della misura (30% anziché 60%) per i casi in cui il contratto prevede l’affitto dell’intera azienda e non delle sole mura.”
“Non nascondiamo la delusione per la mancata estensione dell’ecobonus al 110% alle imprese alberghiere, anche se va detto che le risorse stanziate per la riqualificazione (180 milioni di euro nel 2020 e 180 milioni di euro nel 2021) sono cospicue e speriamo concorrano a rendere meno selettiva la fase del click-day, che negli anni scorsi ha lasciato a bocca asciutta il 43% delle imprese che hanno presentato la richiesta.”
“Necessario, inoltre, un intervento per i ristoranti degli alberghi, che vengono ingiustamente esclusi dal sostegno destinato all’acquisto di prodotti agroalimentari made in Italy e continuano ad essere inspiegabilmente ignorati dalla norma che favorisce l’installazione dei tavoli all’aperto, per far fronte alle esigenze di distanziamento.”
Nell’auspicare che le intese tecniche da definire nelle prossime ore consentano di apportare alcuni primi miglioramenti al decreto, Federalberghi preannuncia “la presentazione di un pacchetto di emendamenti volti al miglioramento delle varie misure”.
Interviene sull’argomento anche il Presidente di Federalberghi VCO, Gian Maria Vincenzi. “La manovra sul fronte delle imprese alberghiere risulta a nostro avviso incompleta. Va integrata con la massima urgenza la misura destinata alle località orfane dei turisti stranieri. Verbania, come capoluogo di provincia, risulta al secondo posto dopo Venezia nel rapporto presenze turistiche straniere/residenti e apprezziamo il riconoscimento del supporto al tessuto economico cittadino. A nostro avviso occorre uno sforzo in più affinché venga esteso a tutte le località turistiche che stanno soffrendo a causa del blocco dei flussi dall’estero. Sono molti i sistemi economici locali che vivono di turismo internazionale e che, in mancanza di interventi, rischiano la desertificazione. Non è possibile citarli tutti, ma a livello locale per esempio trovo assurdo che Stresa, con 480mila presenze straniere, 85% del totale allo stato attuale sia di fatto esclusa dal Decreto Agosto. Invito pertanto i parlamentari locali a farsi portavoce in Parlamento e appoggiare gli emendamenti che la Federazione presenterà prossimamento”.
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