Gallera: “Stiamo lavorando per fare i tamponi in aeroporto”
Dopo le polemiche l'assessore regionale spiega cosa sta facendo la Regione per effettuare i tamponi a chi rientra in aereo da Spagna, Grecia e Malta
“Stiamo lavorando in queste ore per poter effettuare i tamponi a chi rientra in aereo da Spagna, Grecia e Malta direttamente in prossimità o all’interno degli aeroporti di Linate e Malpensa”. Lo annuncia l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.
“E’ in corso una interlocuzione con il Ministero della Salute – spiega l’assessore – che ha competenza sulla sanità aeroportuale attraverso l’USMAF (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), e con la società di gestione degli scali. Un presidio a livello aeroportuale garantirebbe una notevole semplificazione nelle procedure di auto segnalazione e realizzazione dei test per i passeggeri in arrivo, in considerazione del fatto che i prossimi dieci giorni saranno caratterizzati da un notevole flusso di rientri”.
Gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera – USMAF sono strutture direttamente dipendenti dal Ministero della Salute dislocate omogeneamente sul territorio nazionale. Esercitano attività di vigilanza transfrontaliera, non solo su viaggiatori e mezzi di trasporto, ma anche su merci destinate al consumo umano in importazione da Paesi non appartenenti all’Unione Europea.
“In questi primi tre giorni – sottolinea l’assessore regionale – abbiamo già registrato 5 mila prenotazioni da parte di cittadini afferenti al territorio dell’ATS di Milano. Nella bergamasca, invece, sono stati già effettuati 1100 tamponi, soprattutto a cittadini provenienti dallo scalo aeroportuale di Orio al Serio”.
Sui siti internet di Regione Lombardia e delle ATS di riferimento per il proprio domicilio si trovano le modalità operative per l’auto segnalazione e la successiva effettuazione del tampone naso faringeo per chi proviene dai quattro Paesi indicati dall’Ordinanza Ministeriale del 12 agosto scorso. Tampone che può essere sostituito dall’attestazione di “esito negativo” di un test analogo effettuato 72 ore prima del rientro in Italia.
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