Giancarlo De Bernardi : “Voglio fare di Laveno la regina del Lago Maggiore”
Candidato con la lista civica "Idea Lista", De Bernardi si presenta con un programma che punta su turismo e commercio. Venerdì 4 settembre, alle 11, la presentazione ai cittadini del gruppo che lo sostiene
Giancarlo De Bernardi è il candidato sindaco per la lista civica “Idea Lista” di Laveno Mombello. Classe 1948, sposato, tre figli, vive a Sangiano, ma la sua esperienza politica e lavorativa si è sempre svolta nel paese che si affaccia sul Verbano. Ad appoggiare la sua candidatura un gruppo di dodici persone, volti conosciuti in paese, per lo più alla prima esperienza politica, che si presenteranno ufficialmente nell’incontro pubblico in programma per venerdì 4 settembre, alle 11, al Caffè Bellevue di Laveno Mombello. Tra i nomi non c’è quello dell’ex sindaco Graziella Giacon che fin dall’inizio ha dichiarato di appoggiare la candidatura di De Bernardi, ma senza rimettersi in gioco in prima persona.
Giancarlo De Bernardi è stato vicesindaco e assessore all’urbanistica dal 2010 al 2015, successivamente ha fatto parte della minoranza. È laureato in medicina veterinaria, ha svolto il ruolo di veterinario comunale, quindi quello di responsabile del servizio veterinario all’Asl di Varese. Dal 2004 al 2010 è stato presidente della Società per la salvaguardia e il risanamento dei bacini della sponda orientale del Verbano Spa.
Cosa l’ha spinta a candidarsi?
«Amo Laveno Mombello da sempre. La mia idea è quella di rilanciare il paese e renderlo protagonista sul Lago Maggiore, attraverso un percorso di sviluppo che possa guardare al futuro. Questa è l’idea dalla quale vogliamo partire. Vivo a Sangiano, ma ho trascorso tutta la mia vita a Laveno Mombello, sia per lavoro che per il mio impegno politico. Qui, ad esempio, ho anche fondato anche l’associazione Faus (Famiglie Unite per la Solidarietà) che opera in Romania e tramite la quale ho adottato anche i miei tre figli».
Com’è cambiata Laveno Mombello in questi anni?
«È un paese regredito rispetto a qualche anno fa. L’ultimo quinquennio di amministrazione comunale ci ha lasciato in eredità una cittadina che ha voglia di svegliarsi. Il paese è tornato indietro dal punto di vista economico e sociale, ma anche dal punto di vista dell’urbanistica. E’ necessaria una visione politica e amministrativa che porti innovazione e conosca le esigenze del nostro comune e che dia risposte concrete».
Quali sono i punti principali del vostro programma?
«L’attenzione al commercio e alla promozione turistica sono fondamentali, sono due settori in cui Laveno Mombello deve essere rilanciata. Inoltre, è necessaria una attenzione ai lavori pubblici e all’urbanistica, all’ecologia e all’ambiente. A Laveno Mombello, ad esempio, ci sono ancora due discariche importanti da bonificare, penso all’ex Mucc, di fronte all’ex Ceramica Lago e alla discarica del Gaggetto, terreni da recuperare e riqualificare. Importanti sono poi il controllo e la tutela del territorio. Ci vuole poi attenzione all’impoverimento sociale dovuto all’emergenza Covid. È necessario poi utilizzare al meglio le nuove tecnologie nella pubblica amministrazione anche per facilitare i cittadini».
Come è composta la lista che la sostiene?
«Si tratta di una lista civica composta da personalità sfaccettate, quasi totalmente nuove rispetto alla tradizione politica lavenese, tutte entusiaste e propositive, pronte a mettere a disposizione la propria competenza e a portare avanti le proprie idee con convinzione. Politicamente sono vicino a Lombardia Ideale, ma la nostra è una lista civica e ciò che ci unisce è il credere nella concretezza delle idee».
Cosa le anno insegnato questi anni di politica?
«La politica mi ha insegnato la prudenza, ma anche che è fondamentale avere ideali e passione per andare avanti».
Qual è il suo sogno per Laveno Mombello?
«Renderlo la regina del Lago Maggiore. Una cosa fattibile per un paese con la sua conformazione geografica e l’affaccio sul Verbano, i suoi monumenti e le bellezze lacustri e montane dalle quali è circondato».
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