Taglio del nastro per la rinnovata sede dei Centri del Vco
600 mila euro il costo dei lavori finanziati nella maggior parte dal Comune e da Fondazione Cariplo
Taglio del nastro per la rinnovata sede domese dei Centri del Vco. La struttura è punto di riferimento per 650 piccoli utenti ossolani affetti da disturbi neuropsichiatri o dell’apprendimento. Circa 600 mila euro il costo dei lavori finanziati nella maggior parte dal Comune di Domodossola e da Fondazione Cariplo nell’ambito dei bandi emblematici 2018. Un progetto dalla forte valenza sociale sposata subito anche da Fondazione Comunitaria del Vco che non solo l’ha sponsorizzata a Fondazione Cariplo ma, ha anche stanziato fra fondi propri e somme raccolte, circa 37 mila euro. A questi fondi si devono aggiungere parecchie donazioni di associazioni locali ma anche dei 20 club di servizio del territorio come Lions, Rotary, Soroptimist e Cavalieri del Lavoro.
Un progetto che una volta tanto ha saputo mettere d’accordo lago e montagna senza distinzione alcuna. La sede di Domodossola dei Centri del Vco, sorella di quella di Gravellona Toce opera dal lontano 1974 ed è in grado di fornire importanti risposte a molte famiglie : 250 solo a Domodossola. L’idea di riqualificazione della struttura è partita da un sopralluogo effettuato circa due anni fa dal sindaco Pizzi, dall’assessore comunale Falciola e dall’ingegnere a capo delll’ufficio lavori pubblici.
“Si doveva valutare il rifacimento del tetto nell’ambito dei lavori di ammodernamento della scuola Kennedy. Abbiamo deciso di scommettere sulla ristrutturazione completa. Un lavoro di squadra ci ha portato fin qui. Questo assieme all’ampliamento della casa di riposo sono per me è il mio governo, i progetti più importanti che siamo riusciti a realizzare. Perché si tratta di progetti in grado di dare risposte a bambini e anziani. Le fasce più deboli della nostra comunità“ il commento del sindaco Lucio Pizzi.
Anima dei centri del Vco per molti anni è stato l’ex presidente, Ivan Guarducci. Pioniere nell’introduzione di tecniche innovative come ippoterapia e idroterapia a favore di soggetti con problemi, Guarducci ,è stato più volte citato nel corso della cerimonia odierna. “Questo sogno si realizza – é stato il suo commento – perché c’è stato un lavoro corale del territorio. E poi non è la prima volta che Fondazione Cariplo è al nostro fianco. È già successo 10 anni a Gravellona anche in questo caso per la ristrutturazione della locale sede”.
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