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“Puliamo le strade, ma Anas ci sgrida”

Il racconto dei Damiano Marangoni che riporta quanto accaduto ad una copia di volontari “Accusati di sottrarre lavoro a chi è pagato per pulire"

Strade pulite, la battaglia contro i rifiuti continua

Hanno rispettato come tutti il lockdown ma alla ripresa quelli di “Strade pulite”, il gruppo di volontari che si occupa di recuperare tutte le schifezze che gi indsciplinati lasciano sulla strada ha ripreso alla grande «e dai primi di giugno, ad ora abbiamo già eseguito una 40na di eventi di pulizia (sezione Varese: 30, sezione Alto Milanese: 5, Sezione Torino: 2). Dei 30 di Varese, 25 hanno visto la partecipazione del titanico Ermanno Masseroni che sta allargando i suoi territori di pulizia (ormai siamo a circa 30 km di strade) con il sostegno di nuovi volontari», spiega Damiano Marangoni, il “pulitore della Valganna” che in sella alla sua bici ha coinvolto decine di seguaci della pulizia.

Ma lo stesso Marangoni a malincuore a riportare quanto accaduto qualche giorno fa ad alcuni volontari.

«Da segnalare una incresciosa vicenda capitata a 2 nostri volontari mentre ripulivano la SS394 nei pressi di Cittiglio, si è fermato un geometra di ANAS per dire che non avevamo nessun permesso per farlo e che se dovesse capitarci qualcosa vanno di mezzo loro, ha persino affermato che noi togliamo il lavoro a chi di competenza che è stipendiato per farlo. La sicurezza per Strade Pulite è sempre stata al primo posto (abbiamo anche creato un Vademecum per i nostri volontari) non capisco poi che permessi ci vogliano a camminane al bordo di una strada pubblica e raccogliere rifiuti, comunque perché vorremmo essere sempre in regola, l’anno scorso abbiamo fatto una richiesta tramite email alla prefettura per capire e conoscere le procedure corrette ma siamo ancora in attesa di ricevere risposta. Ma la cosa che più ci indigna è l’affermazione che noi togliamo lavoro ad altri, considerando che da 5 anni a questa parte ANAS sulle statali da noi seguite (233 e 394) non ha mai eseguito lavori di rimozione dei rifiuti»

Rifiuti che aumentano di quantità, e variano, tristemente, anche di “qualità”: «Tra i vecchi rifiuti ora troviamo anche mascherine e guanti, pare che il Covid non abbia insegnato niente perché la situazione rimane, se non peggiore, quella solita», spiega Marangoni.

Pubblicato il 28 Settembre 2020
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