Gli ospedali varesini si riorganizzano per arrivare a 170 posti letto Covid. Obiettivo: “Mantenere attivi tutti i reparti”
La direzione dell'ASST Sette Laghi dà il via alla fase 2 per far fronte ala nuova ondata. Il trend dei ricoveri ha portato in 15 giorni a superare la soglia dei 120 pazienti covid ricoverati, di cui una decina in terapia intensiva e più di venti in C-pap
“Far fronte all’emergenza Covid-19, mantenendo il più possibile in attività tutti i reparti, a partire dalle chirurgie”. È questa, in sintesi, l’obiettivo del piano organizzativo che la Direzione dell’ASST Sette Laghi ha redatto per far fronte alla fase 2, quella iniziata oggi. Una fase 2 che dovrà comunque tenere conto, e modificarsi di conseguenza, anche delle ulteriori indicazioni che dovessero arrivare da Regione Lombardia, sia relative alle modalità con cui l’intera rete del Sistema Sanitario Regionale dovrà far fronte all’emergenza, sia relative alla necessità di supportare l’attivazione dell’Ospedale Covid nella sede della Fiera di Milano, che vedrà impegnata nella gestione Varese assieme agli altri Hub regionali.
«Nelle ultime due settimane abbiamo assistito ad un aumento costante dei ricoveri per Covid-19 – spiega il Direttore Sanitario, Lorenzo Maffioli, che dal febbraio scorso coordina l’Unità di crisi aziendale dedicata alla gestione dell’emergenza -. Fino ad oggi abbiamo applicato il piano d’azione definito nei mesi estivi, sulla base dell’esperienza acquisita con la prima ondata. Un aumento dei contagi e dei ricoveri era previsto e, grazie alla pianificazione, lo abbiamo affrontato con tempestività ed efficacia, coinvolgendo innanzitutto il reparto denominato Hub Covid, che è sempre stato in funzione proprio per il ruolo di hub riconosciuto al nostro Ospedale per i pazienti Covid necessitanti ricovero internistico, e, subito a ruota, le Malattie Infettive, la Pneumologia e una Terapia Intensiva, prontamente destinati ai pazienti Covid».
Il trend dei ricoveri ha portato in una quindicina di giorni a superare la soglia dei 120 pazienti covid ricoverati, di cui una decina in terapia intensiva e più di venti in C-pap.
«Con questi numeri e questi continui arrivi dobbiamo potenziare ulteriormente la nostra capacità di accogliere pazienti Covid e, per farlo, si rende necessario contrarre in parte le altre attività – spiega Maffioli – Non avremmo voluto, la situazione ce lo impone, ma cercheremo di farlo nella misura minore possibile, grazie alla collaborazione tra tutte le sedi aziendali».
Nel dettaglio, la nuova rimodulazione dell’assetto aziendale consentirà di attivare in pochi giorni all’Ospedale di Circolo altri 30 posti letto per acuti covid nell’ala ovest del quarto piano del Monoblocco e 15 posti letto di Terapia Intensiva covid. Le due fasi portano quindi all’attivazione di 170 posti letto totali dedicati al covid.
Per raggiungere questo risultato, sarà necessario convertire i 10 posti letto di Terapia Intensiva Cardiochirurgica in Terapia Intensiva Covid, a cui aggiungere ulteriori 5 posti letto. Si precisa che, contestualmente, la Terapia Intensiva Cardiochirurgica sarà attiva con 4 posti letto all’interno dell’Unità Coronarica, sfruttando una sinergia che già in primavera aveva dato un buon esito e che dà continuità all’attività della Cardiochirurgia.
La Chirurgia oncologica e mininvasiva avrà una riduzione di 2 posti letto, l’Urologia trasferirà 8 posti letto a Tradate e ne manterrà 9 al Circolo, la Chirurgia endocrino-metabolica perderà un posto letto e sarà trasferita a Cittiglio, la Chirurgia d’Urgenza e dei Trapianti si ridurrà di 4 posti letto, la Chirurgia plastica e la Microchirurgia della mano saliranno al sesto piano con due posti letto complessivi, la Gastroenterologia non subirà riduzioni ma si sposterà al sesto piano est, l’Ortopedia avrà una riduzione di 3 posti letto e riorganizzerà le proprie attività tra Cittiglio, Angera e Varese, la Chirurgia toracica avrà una riduzione di 2 letti.
Complessivamente questi spostamenti si completeranno entro inizio novembre e porteranno alla riduzione di 16 posti letto e allo spostamento in altre sedi di 49 posti letto.
«Ma il nostro sforzo non finisce qui – conclude il Direttore Generale, Gianni Bonelli – La parola chiave che ci guida è resilienza, intesa come capacità di far fronte all’emergenza con prontezza e flessibilità. Non solo siamo pronti a dare applicazione alle indicazioni e alla richieste regionali, ma abbiamo già pianificato una fase 3, che prevede di destinare ai pazienti covid anche tutta l’ala est del terzo piano del Monoblocco, spostando al sesto e al quarto piano i reparti che ora lo occupano con una ulteriore contrazione delle attività. Ma fino a che potremo, l’ASST Sette Laghi è pronta a dare il massimo per garantire il più possibile la continuità dell’attività no covid».
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