Colombo: “Offeso e ferito dal servizio di Report”
In una lunga lettera aperta, il consigliere regionale leghista commenta il servizio andato in onda su Rai Tre: “Una narrazione che offende e umilia un popolo serio”
«Mi sono sentito offeso e ferito da quel che ho visto a Report nelle ultime puntate, e dall’immagine che è stata fatta passare della mia terra». Il consigliere regionale ed ex sindaco di Sesto Calende Marco Colombo commenta così i servizi andati in onda nelle ultime settimane su Rai Tre riguardo l’inchiesta sul “potere leghista”.
«Non posso non fare alcune considerazioni – scrive Colombo in una lunga lettera aperta (in calce all’articolo il post integrale), postata oggi pomeriggio, mercoledì 28 ottobre, sui profili social del consigliere regionale – per dare la mia personale visione e contribuire a un dibattito meno sensazionalistico e più ragionato su tutte le vicende che sono state, molto forzatamente, messe in fila dalla trasmissione Rai, che fino a prova contraria finanziamo anche noi cittadini della Provincia di Varese con il canone».
«Da varesotto – sottolinea il consigliere regionale -, non posso accettare che la mia terra, la Provincia di Varese, venga portata alla ribalta nazionale come luogo in cui proliferano indisturbate la ‘ndrangheta, la corruzione e una politica sporca che non guarda in faccia a nessuno. Non nego che siano problemi da affrontare, ma le istituzioni lo fanno quotidianamente, con la serietà che le contraddistingue. Ma è una narrazione che offende e umilia un popolo serio, coerente, laborioso, che ha creato benessere e ricchezza per la Lombardia e per tutto il Paese. Lo siamo ancora oggi e dobbiamo difenderci da queste allusioni.»
«Da Leghista, non posso accettare una tale macchina del fango che offende nei profondi consiglieri comunali, sindaci, parlamentari e amministratori onesti che ogni giorno lavorano per il bene della comunità. Non posso accettare accostamenti a un mondo che non appartiene agli ideali e alla cultura della Lega, fatta di uomini come Giancarlo Giorgetti, sulla cui integrità morale non vi è dubbio alcuno: tentano di colpirlo in tutti modi, rappresentando amicizie e rapporti clientelari che nulla hanno a che vedere con la sua persona, un malaffare che forse appartiene ad altri ma di certo non a Giancarlo Giorgetti né ad Andrea Mascetti».
Conclude Colombo: «Da iscritto a Terra Insubre, non posso accettare che venga descritta come un’associazione lobbista. Nel solco del nostro fondatore l’Avvocato Andrea Mascetti, a cui va tutta la nostra stima e riconoscenza, abbiamo lavorato, raccolto testimonianze, fatto cultura per cercare di lasciare dei semi e degli spunti positivi nelle giovani generazioni, per trasmettere la conoscenza dei nostri antenati e le nostre tradizioni, perché le radici profonde non gelano mai. Anche questa è la provincia di Varese in cui mi riconosco. Ed è per tutelarla e valorizzarla che continuerò a battermi, sfidando anche le semplificazioni e le generalizzazioni di chi, per ragioni politiche e ideologiche, vuole attaccare la mia terra e la mia Lombardia. Lo farò con orgoglio da varesotto e leghista, con disciplina e onore da politico, con coraggio da imprenditore, con competenza da professionista, con passione da iscritto a Terra Insubre».
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