Il granito rosa di Baveno incontra la moda su Vanity Fair
La cava Seula inedito set per un servizio fotografico dedicato all’eleganza maschile
In una soleggiata giornata autunnale la cava di granito rosa di Baveno si è trasformata in location ideale per gli scatti di moda uomo di uno dei più celebri settimanali: Vanity Fair. Il numero 44 della rivista, uscita pochi giorni fa in tutte le edicole italiane, dedica 17 pagine allo stile con lo sfondo naturale della pietra bavenese conosciuta in tutto il mondo, sin dal secolo passato, per essere una tra le più belle e versatili che le montagne ci regalano.
La redazione di Vanity Fair, sempre alla ricerca di nuovi set per i propri servizi, ha selezionato Baveno e la sua cava in seguito ad un sopralluogo tenutosi nelle scorse settimane. Martina Antinori, Fashion Stylist & Contributor di Vanity Fair Italia e Attilio Cusani, fotografo e regista, celebre per le sue collaborazioni nel mondo della moda e della musica, hanno subito dimostrato interesse per l’inconsueta location che ha permesso la realizzazione di un servizio di grande impatto visivo.
L’Amministrazione Comunale, in particolare l’Assessorato alla Cultura, ha accolto con entusiasmo la preziosa collaborazione di tutto lo staff di Vanity Fair a partire dalla Producer Marina Moretti, che ha visto il supporto logistico e tecnico di Graniti e Marmi di Baveno srl e Geoexplora – Geologia & Outdoor.
“Non abbiamo esitato un secondo a sostenere e incoraggiare la presenza dello Staff di Vanity Fair sul nostro territorio, dichiara Emanuele Vitale, assessore della Città di Baveno. In periodi di difficoltà e crisi come questi è fondamentale, ancora una volta, la ricerca della bellezza per mantenere vivo il nostro spirito e coltivare nuove radici che diano i loro frutti in un futuro prossimo che tutti ci auguriamo più roseo. Il fatto che un settimanale come Vanity Fair, da sempre attento alle mode, ai costumi, alle culture, abbia individuato la cava di Baveno e il suo famoso Granito come scenario ideale per un servizio fotografico ci rende orgogliosi. È ulteriore dimostrazione che l’aver reso centrale nei nostri programmi culturali la riscoperta del granito e la sua promozione nel mondo, è stata una scelta lungimirante e strategica, adeguata ai nostri tempi.”
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