Tornano i casi nelle Rsa lombarde: “Fontana e Gallera non imparano dall’esperienza”
L'attacco del consigliere M5s Massimo De Rosa al presidente Fontana e all'assessore Gallera riguardo il riaffacciarsi del Coronavirus nelle Rsa lombarde
«Sbagliare è umano perseverare è diabolico. Sembra un brutto sogno, invece, l’incubo per gli ospiti delle Rsa potrebbe ricominciare come a marzo e aprile, quando un terzo dei pazienti ospiti delle strutture fu costretto ad arrendersi al virus».
Le parole di Massimo De Rosa, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Lombardia si riferiscono al rifiorire dei casi di Coronavirus nelle Rsa.
IL CORONAVIRUS NELLE RSA
Da qualche settimane, infatti, in alcune Rsa della nostra provincia si è riaffacciato il Covid-19. Tra gli ultimi casi a La Provvidenza di Busto Arsizio, dove 19 ospiti a fine ottobre erano risultati positivi; a Tradate (dove si sono registrati 2 casi nella Rsa La Pineta). Inoltre, nell’area intorno a Malpensa si è verificato un decesso da Coronavirus in una Rsa di Turbigo.
“LA GIUNTA LOMBARDA NON IMPARA DALL’ESPERIENZA”
De Rosa attacca direttamente l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, e il presidente Attilio Fontana: «Ancora una volta Fontana e Gallera stanno provando a mandare i malati di Covid nelle Rsa, così si evince da una nota di Ats e da una delle ultime dgr, come se quello accaduto nella prima ondata di questa emergenza fosse stato nulla. La giunta lombarda non impara dall’esperienza, anzi, continua a compiere gli stessi errori, drammatici e spaventosi ma questa volta scaricando la responsabilità, attraverso una dgr confusa e generica, sulle Ats spingendole ad aprire le porte delle Rsa ai pazienti covid, rischiando di condannare, ancora una volta, a fine certa centinaia di nonni. Non ci mettono più nemmeno la faccia ma i risultati disastrosi potrebbero essere gli stessi. Se fossimo stati in una situazione ottimale si sarebbe potuto ragionare sulle strategie ma da questi personaggi, e con le Ata che arrancano, abbiamo capito che possiamo ancora assistere a decisioni folli».
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