L’oro del Devero
Nel Parco Veglia e Devero sono molti gli esemplari plurisecolari, come per esempio i grandi larici della piana di Veglia, di circa 600 anni, all’Alpe Buscagna o al Lago Nero
Sono i larici le piante più diffuse all’Alpe Devero.
In autunno, nel periodo del foliage, questi alberi regalano uno spettacolo di colori unico. Le loro chiome si tingono di giallo oro trasformando le vallate e gli scorci di montagna in paesaggi molto suggestivi.
Il Parco naturale Veglia Devero ricorda che «gli alti boschi tra Baceno e la Binntal sono quasi del tutto coperti da lariceti, una specie tipica delle regioni interne delle Alpi, caratterizzate da alta insolazione, temperature invernali rigide e suoli poveri e anche artificiali. Questo albero è un vero pioniere dell’alta quota, esigente in fatto di luce e produce semi alati che germinano sul terreno nudo con molta facilità».
«Le sue foglie sottili permettono il passaggio di luce al suolo in quantità sufficiente per la crescita delle piantine erbacee. Pensate che è anche una specie molto longeva! Oltre il Monte Leone, vicino a Simplondorf esiste un bosco di larici che supera addirittura i 1000 anni. Non è meraviglioso? Nel Parco Veglia e Devero sono molti gli esemplari plurisecolari, come per esempio i grandi larici della piana di Veglia, di circa 600 anni, all’Alpe Buscagna o al Lago Nero».
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