Nove avvisi di garanzia per la discarica abusiva di Cadegliano Viconago
La Procura chiude le indagini che contestano anche l'invasione di terreni ed edifici e la “gestione illecita di rifiuti”. Trovati 15 mila metri cubi di rifiuti anche pericolosi
Per il terreno di fianco al fiume Tresa a pochi metri dal confine di stato con la Svizzere dove mesi fa venne scoperta una discarica arrivano i primi avvisi di garanzia, ben 9 a conclusione delle indagini svolte dai Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Varese, delle Stazioni di Cunardo e Luino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Varese.
I reati contestati sono quelli di “discarica abusiva”, “gestione illecita di rifiuti” e “invasione di terreni e edifici”. Le indagini hanno confermato che gli indagati effettuavano attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti, anche pericolosi, derivanti da attività imprenditoriali, legate al mondo dell’edilizia in assenza delle autorizzazioni e prescrizioni delle norme in materia ambientale previste dal D. Lgs. 152/2006.
Particolari responsabilità sono emerse a carico di cinque soggetti che hanno avuto un ruolo di organizzatori della discarica non autorizzata. I fatti in questione sono avvenuti all’interno di un bosco, in un’area tutelata paesaggisticamente, invadendo arbitrariamente dei terreni sia di proprietà privata che demaniali e occupando abusivamente un immobile che in passato era adibito a caserma della Guardia di Finanza.
Durante le operazioni di sequestro dell’area avvenute il 21 gennaio scorso, vennero sequestrati all’interno della discarica anche 28 suini e 2 cani perché detenuti in pessime condizioni .
In particolare i suini erano ricoverati in parte in uno spazio esterno senza la disponibilità di acqua e di idonea lettiera e in parte all’interno di gabbie in legno allestite per la riproduzione in condizioni igieniche precarie. I cani erano detenuti in condizioni non idonee al loro benessere e presentavano segni di lesioni, per questo motivo vennero affidati al canile. Per quanto riguarda i suini, la Procura della Repubblica di Varese, visto il disposto dell’art. 13 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, in base al quale “l’Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti”, ha disposto di estromettere gli animali dal circuito produttivo prescrivendo il divieto di macellazione di questi e affidandoli a vari soggetti e organizzazioni presenti in Italia idonei a garantire il sostentamento e il benessere degli animali.
I Carabinieri Forestali nel proseguo delle indagini sulla discarica, sono riusciti a quantificare i rifiuti presenti nel sito.
L’operazione particolarmente complessa ha comportato la necessità di misurazioni da terra e da cielo con l’ausilio di drone e personale specializzato.
Al termine dei rilievi è emersa una consistenza pari a circa 15.000 metri cubi di rifiuti di vario genere, quali ad esempio: pneumatici fuori uso, traversine ferroviarie, rifiuti plastici, terre e rocce da scavo, residuati di lavorazioni edili, apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), lastre di “eternit”, secchi di vernici e batterie per veicoli.
Tali dati sono stati trasmessi dai Carabinieri Forestali ai competenti Enti per le valutazioni degli importi dei tributi non versati per i conferimenti illeciti di rifiuti (così detta “ecotassa”) da addebitare ai responsabili.
Oltre alle persone denunciate, i Carabinieri Forestali hanno elevato verbali amministrativi per un ammontare complessivo delle sanzioni pari a circa 180.000 euro per il trasporto dei rifiuti senza i previsti formulari e per quei conferimenti da parte di privati non riconducibili ad attività d’impresa.
A seguito delle attività di indagine svolte, il Comune di Cadegliano Viconago ha emesso un Ordinanza a carico dei responsabili al fine di provvedere alla bonifica del sito e al ripristino dello stato dei luoghi a norma di legge, mediante la rimozione dei rifiuti e il loro recupero o smaltimento tramite ditte autorizzate.
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