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Covid Hotel: 48 posti disponibili ma solo 4 ospiti

La convenzione inizialmente annunciata con Villa Porro Pirelli è saltata, ha spiegato Ats Insubria, per la modifica unilaterale delle condizioni da parte dell'albergo. Al suo posto è entrato l'Hotel Sacro Monte. Partono gli hot sport per i testi rapidi e i centri covid territoriali

asl di varese

Sono 48 i posti disponibili nei Covid Hotel individuati da Ats Insubria. Attualmente sono ospitate 4 persone. Sono stati convenzionati sia il Jet Hotel di Gallarate, attualmente operativo nell’accoglienza, sia l’Hotel Sacro Monte di Varese che ha messo a disposizione 8 stanze. Inizialmente era previsto un accordo con Villa Porro Pirelli: « Dopo aver presentato la candidatura e presentato i documenti richiesti – ha spiegato la dottoressa Ester Poncato responsabile di Ats Insubria – il Consiglio di amministrazione dell’hotel ha cambiato unilateralmente le condizioni della convenzione imponendo il pagamento “vuoto per pieno” per trenta persone. Una condizioni che come ente pubblico noi non possiamo permetterci. Da qui la mancata convenzione».

Di fatto, comunque, la richiesta di stanze per isolarsi, nel caso il contesto famigliare non lo consenta, è davvero residuale. In questi Covid Hotel sono ammessi solo cittadini positivi sintomatici o con lievi sintomi ma del tutto autosufficienti.
Il modello, comunque, rimane a disposizione dei cittadini che devono segnalare al proprio comune e avere la certificazione di positivo paucisintomatico del proprio medico curante.

Sul fronte dell’epidemia si registra un rallentamento dell’attività dei tamponi nelle sedi allestite sul territorio: a Fontanelle , sede della protezione civile, prosegue l’attività con circa 1000 esami al giorno, anche a Solbiate Olona quotidianamente si effettuato circa 700/800 test su segnalazione dei medici di base mentre il lavoro dei test rapidi per le scuole si sta riducendo tant’è che si è deciso di accorciare gli orari di accettazione non più sino alle 17 ma sino alle 13 sia a Varese in via Monte Generoso sia a Malpensafiere.

Intanto aumentano gli “hot spot” luoghi dove i medici di famiglia effettuano i test rapidi : ne sono stati creati a Varese, Saronno e presto sorgerà anche a Cunardo nella baita dello sciatore.

Si sta definendo, infine, il percorso dei centri covid territoriali destinati a valutare le condizioni dei pazienti “medi”: « Sarà una servizio in collaborazione con le due Asst – spiega il dottor Marco Magrini, responsabile dell’emergenza Codi di Ats Insubria – a Saronno siamo già partiti con la Valle Olona mentre a Varese ( un ospedale da campo nel parco della stessa Ats ) stiamo definendo i percorsi. Saranno comunque i medici curanti a inviare i propri assistiti: due ambulatori a cui accedere ogni mezz’ora, per una trentina di casi al giorno, per avere una valutazione approfondita con test rapido, ecografia e rilevazione dei parametri da parte di medici che decideranno, infine, se rinviare il paziente a casa o inviarlo al domicilio».

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Pubblicato il 27 Novembre 2020
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