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La mamma di Chiara Ferragni e quel pezzetto di cuore rimasto a Luino

Marina Di Guardo, madre della famosissima influencer parla della cittadina sul Verbano in un video messaggio rivolto all'associazione "Amici delle Sempiterne" in occasione dell'uscita del suo ultimo libro

Generica 2020

Nella kermesse di proposte video settimanali degli Amici delle Sempiterne – Sempiterne Friends, oggi l’associazione propone una pietra preziosa.

Marina Di Guardo, madre di Chiara Ferragni, che è anche scrittrice, presenta il suo thriller “Nella buona e nella cattiva sorte” edito Mondadori a un pubblico lacustre, memore dei ricordi indimenticabili del Maggiore. Il nome dei luoghi non appare ma riportano il lettore ad atmosfere care a Luino, luogo in cui ha vissuto alcuni anni della sua esistenza.

Avete ascoltato in un’intervista che mi sono un po’ inspirata a Luino – rivela la Di Guardo – . Io ci sono stata con i miei genitori e ci ho vissuto per tre anni da quando avevo più o meno otto anni fino agli undici. È un paese che mi è rimasto nel cuore, una cittadina bellissima. Mi ricordo ancora il lungolago con i giardinetti. In certe pagine ci sono delle descrizioni che riguardano questo meraviglioso luogo”.

Le pagine del romanzo, infatti, rivelano la sua anima creativa ed il suo talento fotografico: le parole arrivano al lettore con la brevità e l’efficacia di quegli scatti di immagini rapide ed incisive che ben conosce e riconosce chi vive la dimensione dell’Alto Verbano. La Di Guardo riesce ad esprimere molto efficacemente le emozioni, le sensazioni che questo territorio suscita, soprattutto in coloro che vivono in città che spesso “Vedono il lago e pensano di essere sempre in vacanza” , spesso in uno scenario in cui Il lago  è (…) placido, misterioso, le montagne attorno
a delimitarlo in uno scrigno azzurro.

Ringrazio di cuore Marina Di Guardo per le belle parole spese per l’associazione e per l’amore che rivelano per il magnifico territorio in cui viviamo. – commenta la Presidente Simona Fontana – Ho molto apprezzato e mi sono ritrovata in alcune delle descrizioni, così preziose per chi come me le sperimenta ogni giorno. Auspico che l’anno prossimo si possa ospitare una presentazione del libro a Luino con una concertazione tra diverse realtà locali”.
Il lago è presente nel romanzo per suscitare sentimenti e lasciar libera la mente alle emozioni.
“Seduta su una panchina, fissava la superficie immobile del lago, le montagne
attorno a circoscrivere lo specchio d’acqua color zaffiro. Quella mattina il sole,
 alto e limpido, illuminava ogni dettaglio, rendendo quel paesaggio memorabile”

E ancora
“Salirono in auto e si diressero subito verso la strada che costeggiava il lago. Il
tempo era perfetto. Il cielo senza la benché minima velatura, il sole limpido, il
lago che brillava di lampi argento. Attorno, montagne ricoperte di erba nuova”.

Irene, giovane illustratrice di talento, vive da anni ostaggio del marito Gianluigi, manager geloso e violento, convinta, come tante altre vittime di violenza domestica, di meritarsi la semi-segregazione a cui lui la costringe a forza di minacce e lividi. All’indomani dell’ennesimo litigio, grazie al sostegno di Alice – l’amica d’infanzia trapiantata a Londra – Irene trova finalmente il coraggio di ribellarsi: mentre il marito è al lavoro, carica in macchina la loro piccola figlia Arianna e scappa da Milano, per correre verso un piccolo paese di provincia nella casa in cui è cresciuta e che i genitori le hanno lasciato in eredità. Gianluigi però la rintraccia prima del previsto, e le ordina di tornare in città, preannunciando ritorsioni – non solo da parte dei suoi avvocati. Irene sente le forze già esili cedere, ma nel paese scopre insperati alleati: un’anziana vicina di casa, un negoziante che forse ha un debole per lei. Purtroppo, inquietanti incidenti minacciano presto la sua fragile serenità. Irene nonostante tutto cerca faticosamente di rimettere insieme i cocci della sua vita, ma tutto precipita quando chi dovrebbe proteggerla da Gianluigi viene ritrovato brutalmente assassinato.

Alla sua quarta prova nel genere thriller, Marina Di Guardo conferma la rara capacità di sposare con inedito successo intrecci imprevedibili e ricchi di suspense a forti prese di posizione su terribili temi di cronaca vera.

Pubblicato il 10 Dicembre 2020
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