Com’è cambiata la salute dei bambini? Meno germi, più traumi e qualche tic
In forte calo malattie infettive respiratorie o gastrointestinali tra i minori. In aumento invece traumi, situazioni di sovrappeso, stipsi, tic, balbuzie e disturbi del sonno
![salute bambini](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2019/12/salute-bambini-775331.610x431.jpg)
Tra le conseguenze insperate di questa pandemia e, soprattutto, delle misure per il suo contenimento, c’è la sensibile riduzione delle malattie infettive, fino all’anno scorso molto diffuse tra i bambini.
“Lo scenario è cambiato in maniera rilevante e stupefacente” afferma Massimo Agosti, direttore del Dipartimento Donna e bambino di Asst Sette Laghi e della Neonatologia e Pediatria alla fine del mese di gennaio, periodo in cui di solito i punti di primo intervento pediatrico erano intasati di sindromi influenzali o parainfluenzali. “La notevole riduzione delle malattie infettive è sicuramente un dato positivo – spiega – Purtroppo però la salute è complessa e in questo strano periodo sono anche aumentati altri disturbi dell’età evolutiva, con sintomi diversi legati a una vita più coatta e al distanziamento.”
NESSUN RICOVERO PER BRONCHEOLITE
Tra le malattie respiratorie più problematiche per i piccolissimi c’è sicuramente la bronchiolite, che si manifesta nei primi mesi di vita, fino all’anno, a volte costringendo i piccolissimi a duri ricoveri: “Questo inverno a Varese non abbiamo ricoverato neppure un bimbo per bronchiolite, ed è una gioia”, afferma Agosti.
In forte calo in generale sia gli accessi di pronto soccorso sia i ricoveri dei minori per tutte le malattie infettive dell’apparato respiratorio o gastroenteriche. “Una riduzione davvero sensibile di casi che registriamo qui, negli ospedali varesini, ma anche a Milano, in Lombardia e in tutta Italia”, precisa Agosti.
MASCHERINE E VACCINI
“Sicuramente il merito della minore diffusione degli agenti microbici è delle mascherine, che un anno fa usavano solo i chirurghi e gli immunodepressi, della migliore igiene delle mani, del distanziamento e in generale alla maggiore attenzione anche ai sintomi più lievi”, spiega il primario, citando anche tra i fattori che hanno reso possibile questo risultato, la campagna antinfluenzale di quest’anno. Una campagna che ha coinvolto più direttamente i pediatri che hanno chiamato inizialmente i più piccoli (fino ai sei anni) e poi aperto anche ai più grandicelli, offrendo una somministrazione attraverso spray nasale, percepita da bambini e genitori come meno invasiva della tradizionale iniezione.
EFFETTI COLLATERALI
In generale il contenimento del virus e della vita sociale, anche dei bambini (la scuola è poi ripartita, ma non le attività culturali e sportive) ha portato i piccoli a trascorrere più tempo dentro casa in spazi spesso troppo stretti o non completamente adatti alle loro esigenze motorie e così anche a Varese, tra i bambini, si è registrato un aumento dei traumi dovuti ad incidenti domestici.
Per la stessa ragione si è registrato un generale aumento del sovrappeso infantile e adolescenziale.
Per il resto gli effetti collaterali dovuti al contenimento del virus sono differenti, a seconda dell’età.
Età 0-3 anni: si è registrata una maggiore incidenza dei disturbi del linguaggio, come ad esempio le balbuzie transitorie tipiche dei 2-3 anni.
Età 3-6 anni: maggiore incidenza nell’ultimo anno anche dei casi di stipsi, tipico segnale di uno stato di maggiore tensione.
Età 6-10 anni: gli ambulatori sono intervenuti di più sull’insorgere di tic nei bambini in età scolare, anche in questo caso riconducibili a situazioni di tensione da elaborare.
Dai 10 anni: disturbi del sonno sono sempre più presenti invece in adolescenti e più adolescenti, le cui giornate sono trascorse per mesi attaccati ai monitor per didattica a distanza e per relazioni sociali. “C’è una spiegazione anche neurofisiologica per questo – spiega Agosti -Le luci blu degli schermi inibiscono la melatonina e quindi disturbano il sonno”.
Balbuzie, stipsi, tic, sovrappeso, disturbi del sonno e in un certo senso persino i traumi, sono tutte patologie passeggere, transitorie, risolvibili con la giusta attenzione: “I bambini e i ragazzi in generale stanno bene, dimostrano in questa lunga pandemia una grande resistenza. e anche una resilienza di cui forse non sono consapevoli, ma che li ha aiuta a trovare il loro benessere, anche in questa situazione difficile per tutti”, afferma Agosti.
BAMBINI E COVID19
Se nel periodo di maggiore intensità dei contagi, a novembre, la pandemia del coronavirus ha coinvolto di più anche i bambini, con qualche ricovero e in alcuni casi, pochi, ma comunque da segnalare, si è reso necessario anche aiutare i bambini affetti da Covid19 con l’ossigeno, in questo momento in cui la curva dei contagi è in calo, non ci sono bambini ricoverati per Covid19. negli ospedali di Varese. “Speriamo si proseguire così – si augura Agosti – sempre grazie all’attenzione di tutti”.
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