L’anno nero del turismo. In Piemonte crisi mitigata dal turismo di prossimità
Nel 2020 un calo del 54% nei pernottamenti e del 58% negli arrivi. Il presidente Cirio: "Se non ci sarà il turista tedesco, dobbiamo fare in modo che ci sia quello piemontese"
Il bilancio provvisorio dell’effetto Covid sul turismo in Piemonte ha registrato nel 2020 un calo del 54% nei pernottamenti e del 58% negli arrivi rispetto al 2019, dato in linea con le rilevazioni nazionali. Segnali più confortanti sono emersi invece dalla stagione estiva, che ha segnato una buona ripresa dopo il lockdown, riscontrando una flessione del 36% degli arrivi e del 38% nelle presenze, con una risalita ad agosto che l’ha portata al 27%.
Questa la sintesi dei risultati raccolti da Piemonte Dati Turismo e dall’Osservatorio Turistico Langhe-Monferrato-Roero e illustrati ad Alba alla presenza del presidente della regione Alberto Cirio e dell’assessore al turismo Vittoria Poggio.
«Nutriamo un grande ottimismo, ma l’estate sarà ancora problematica e la partita dipenderà molto dalla capacità di vaccinare, non solo nostra ma anche degli altri – ha affermato Cirio – Turismo vuol dire spostamento, per cui dovremo tarare la nostra programmazione sull’estate immaginando ancora che i turisti potranno arrivare solo dall’interno. Se non ci sarà il turista tedesco, dobbiamo fare in modo che ci sia quello piemontese».
«La Regione metterà nuovi incentivi sull’estate per far sopravvivere il sistema e arrivare all’autunno, speriamo a quel punto in ripresa – aggiunge il presidente della regione -. Anche la programmazione dei fondi europei per la prima volta parlerà di turismo. Sosterremo la montagna in modo forte per la primavera e l’estate con un budget importante. Fare promozione va bene, ma dobbiamo tenere presenti queste previsioni e farla in modo che serva. Il Piemonte dovrà essere protagonista a Dubai: ci piacerebbe fare lì la prossima Asta del tartufo».
«Nel quadro di una situazione assai critica, ci sono motivi per un cauto ottimismo – ha invece dichiarato l’assessore Poggio -. Abbiamo momentaneamente perso il turismo internazionale, che rappresenta un bacino molto importante per il nostro territorio, ma c’è stata una grande riscoperta da parte dei visitatori di prossimità: un elemento non trascurabile, che va debitamente coltivato. L’altro dato di rilievo su cui puntare è l’aspetto reputazione, che conferma la qualità dell’accoglienza dei nostri operatori. Mai come in questo momento occorre insistere sulla promozione e su tutti i progetti che possono ampliare e migliorare la nostra offerta turistica».
Cresce il sentiment su Internet
Nel 2020 il Piemonte come destinazione turistica è stato valutato 87,6 su 100, in crescita di circa 1 punto sul 2019 e superiore alla valutazione del totale Italia, che è di 86,9 su 100. La misurazione si basa sulla lettura aggregata delle recensioni che i visitatori lasciano sul web, per un totale di 31.000 punti di interesse. Il 70,4% delle recensioni sono state di utenti italiani, il 29,6% di stranieri, con la Francia in testa con il 7,3%.
I risultati sul territorio
Nell’estate del 2020, nel Distretto dei Laghi si è verificato ad agosto -14% di arrivi e -23% di pernottamenti, mentre l’Atl di Novara ha segnato -38% di arrivi e -33% di pernottamenti. Il calo maggiore nel mese di agosto, che ha impattato notevolmente sull’intero consuntivo piemontese, è stato quello di Torino, con -47% di arrivi e -44% di pernottamenti. Rispetto a quella dell’anno precedente, Langhe Monferrato Roero ha visto quasi pareggiare i risultati in agosto, mentre a settembre-ottobre è stata riscontrata una perdita del 32% sugli arrivi e del 31% sui pernottamenti. Il Cuneese in agosto ha registrato -17% di arrivi e -23% di presenze, flessione diventata in settembre a -34% e -31% nei pernottamenti. L’Alessandrino ha visto in agosto la minore diminuzione di pernottamenti di tutto il 2020 (-24%) e un calo del 35% negli arrivi ed è andato meglio a settembre, quando i pernottamenti si sono fermati a -20%. Biella, Valsesia e Vercelli hanno sostanzialmente pareggiato i risultati dell’agosto 2019, con -3% di arrivi e – 0,5% di presenze.
«Pur fotografando la situazione critica che condividiamo a livello nazionale, questi dati confermano che il nostro Piano di sostegno al turismo ha consentito di mitigare l’impatto negativo della pandemia sul settore – ha concluso il governatore del Piemonte .- In primis, i bonus a fondo perduto per consentire alle attività alberghiere ed extra-alberghiere di sostenere le spese per l’adeguamento alle norme di sicurezza e al distanziamento sociale; quindi, il forte investimento nei voucher vacanza lanciati dalla Regione e gestiti con grande successo dai consorzi turistici con oltre 25.000 pacchetti venduti a fine 2020 e, infine, la massiccia campagna di comunicazione ‘Piemonte singolare’ che è tutt’ora in corso».
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