Sesto in Azione lancia una petizione sulle mense scolastiche
Dopo le interpellanze in consiglio comunale, questa volta la questione finisce su change.org. Il comitato locale: "Vogliamo una qualità migliore. Buona alimentazione significa cultura alimentare e salute"
«Vogliamo una migliore qualità nelle mese scolastiche». Dopo le discussioni dello scorso dicembre, prima con un botta e risposta tra genitori e amministrazione e poi anche in consiglio comunale, a Sesto Calende si torna a parlare nuovamente della questione delle mense scolastiche e del cibo servito ai ragazzi. Su iniziativa di “Sesto Calende in Azione”, il comitato locale del partito fondato da Carlo Calenda, il “caso” questa volta finisce infatti su change.org, celebre sito in cui ogni giorno milioni di petizioni vengono lanciate e firmate.
Così scrive nel testo della petizione, che ad oggi, giovedì 11 febbraio, ha già raccolto un centinaio di adesioni, il comitato guidato da Sacha Bianchi: «Nelle ultime settimane molte famiglie di Sesto Calende hanno riscontrato una pessima qualità del cibo che viene servito nelle mense scolastiche della città: cibi freddi, di pessima qualità e talvolta confezionati molto male, come dimostrato anche da moltissime foto che molti genitori hanno ricondiviso sui social media: immagini che mostrano alimenti scadenti, ben distanti da quello di cui bambini e ragazzi necessiterebbero».
«Molti sestesi non hanno ottenuto risposte soddisfacenti dall’amministrazione comunale – lamenta Sesto Calende in Azione -. Così come non si hanno notizie né di provvedimenti verso le aziende che hanno in gestione le mense, né strategie nel medio-lungo periodo. L’alimentazione non è solo sostentamento, ma anche cultura alimentare (la mensa scolastica è anche una scuola stessa per apprendere una buona alimentazione) e soprattutto salute, soprattutto in un contesto già messo a dura prova da una pandemia. Non possiamo lasciare che i nostri bambini fruiscano un servizio mensa che possa danneggiarli».
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