Arrestato dai carabinieri a Brebbia, nell’auto un arsenale dello scasso
L’uomo con addosso ancora il passamontagna cerca di sfuggire ai militari che lo fermano su di un’auto rubata a Sesto Calende
Mazza, punta e piccone. Poi un pesante leverino per aprire anche porta di una certa stazza.
E ancora martello, guanti da lavoro e una sorta di passamontagna ricavato da un sacco con tre buchi, due per gli occhi e uno per la bocca.
Non è un vestito di carnevale, somiglia di più a un negozio di ferramenta ambulante dall’insegna “Tutto per il furto con scasso“.
Non è la prima volta che i carabinieri della stazione di Besozzo hanno a che fare col problema dei furti in appartamento, anzi, si ricorderà l’ondata di colpi messi a segno proprio nel gennaio di un anno fa con indagini blitz che assegnarono alla giustizia un italiano e i suoi complici di origini albanesi.
Di ieri la notizia dell’arresto in flagranza di reato di un’altra vecchia conoscenza dei carabinieri, anche lui di origini albanesi, 43 anni e irregolare sul territorio nazionale poiché ritenuto responsabile di un rosario di reati, dalla resistenza a pubblico ufficiale alla ricettazione dal possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli al soggiorno illegale sul territorio nazionale.
In particolare i militari nel corso di un mirato servizio di controllo del territorio proprio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio hanno proceduto al controllo del disoccupato mentre si trovava nel centro della cittadina di Brebbia con addosso il passamontagna, alla guida di un Opel, successivamente risultata rubata a Sesto Calende.
Alla vista dei carabinieri l’uomo ha tentato di darsi alla fuga per sottrarsi al controllo con una manovra repentina, venendo bloccato ed arrestato, dopo aver opposto attiva resistenza fisica, scagliandosi contro i militari operanti. Sottoposto a perquisizione personale e veicolare l’uomo è stato trovato in possesso di vari grimaldelli e strumenti atti allo scasso, dei quali lo stesso non era in grado di giustificarne il porto, il tutto sequestrato dai Carabinieri.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato portato ai Miogni di Varese, su disposizione dell’autorità giudiziaria di Varese, che nella giornata di ieri ha convalidato l’arresto con emissione della misura cautelare della custodia in carcere.
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