A Santa Maria Maggiore non ci sarà nessun corteo per la festa di Sant’Albino, anche se il coronavirus non ostacolerà del tutto il “risveglio della Primavera”.

Ogni primo marzo, infatti, in occasione della festa dedicato al Santo, in Valle Vigezzo bambini e adulti percorrono le vie del paese suonando campane e i campanacci del bestiame: una vera e propria richiesta affinché, con l’arrivo di marzo, la primavera possa arrivare “in anticipo” di qualche giorno per riscaldare la valle dopo il freddo inverno.

A distanza di un anno, infatti, il coronavirus – con le sue varianti – continua a ostacolare e impedire la normalità della nostra vita, e di conseguenza anche l’amata tradizione della Valle, entrata ufficialmente in zona rossa lo scorso weekened.

Ma la tradizione è più forte del virus e per questo motivo, al posto del corteo, l’idea alternativa in tempi di pandemia, con l’invito a suonare campane e campanacci (idealmente) da casa:

«Oggi in Valle Vigezzo risuoneranno idealmente le campane e i campanacci che richiamano il risveglio della Primavera, una tradizione cui teniamo moltissimo e che siamo certi tornerà più viva che mai il prossimo anno – scrive la pagina Facebook Santa Maria Maggiore Turismo -. La primavera deve essere risvegliata. Quest’anno la missione è ancor più complicata, ma con l’aiuto di tutti potremo farcela: siete pronti a far risuonare campane, campanelle e campanacci?».