Oltre cento milioni di euro per mettere in sicurezza i comuni lombardi
Approvata in consiglio regionale la proposta di progetto di legge per la messa in sicurezza del territorio, lavori infrastrutturali e di rigenerazione urbana o riconversione energetica
«Regione Lombardia ha previsto lo stanziamento di altri 101 milioni di euro a favore di tutti i comuni della Lombardia per opere di messa in sicurezza del territorio, lavori infrastrutturali e di rigenerazione urbana o riconversione energetica. La proposta di progetto di legge è stata approvata in Giunta, e ora approderà prima in Commissione Bilancio e subito dopo in Consiglio regionale. Una volta approvata, i soldi saranno disponibili e verranno ripartiti sulle realtà locali lombarde”. questo il commento di Marco Colombo (Lega), Vicepresidente della Commissione Bilancio di Regione Lombardia, sullo stanziamento approvato a breve in Aula: «Un intervento di sostegno economico fondamentale soprattutto in questo momento di crisi – conclude Colombo – la Lombardia è sempre al fianco di chi amministra gli enti locali e si impegna per il benessere della propria comunità».
Commento positivo anche di Mauro Guerra Presidente di Anci Lombardia: «Bene il Pdl della Giunta regionale che accoglie la richiesta formulata da Anci Lombardia di dare continuità nel tempo agli stanziamenti per investimenti dei Comuni secondo i criteri adottati con la prima tranche di 350 milioni di euro della legge regionale 9/2000. Risorse che i Comuni hanno prontamente trasformato in migliaia di cantieri. E’ quindi positivo e importante che Regione decida di stanziare, con quei criteri, questa ulteriore disponibilità di risorse rivenienti dalla legge di bilancio nazionale per il 2019, destinandole interamente ai Comuni e non solo nella misura almeno del 70% come previsto dalla stessa legge. Chiediamo anche a Regione di valutare un meccanismo analogo e condiviso anche per le ulteriori risorse previste dalla legge per ciascun anno sino al 2034. Sarebbe estremamente utile per favorire la programmazione dei Comuni, quantomeno per le risorse previste sino al 2027, così da poterle coordinare con quelle che deriveranno dal nuovo ciclo di programmazione europea 2021/2027».
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