Cinquecento docenti al giorno: è partita la campagna vaccinale per il mondo scolastico
Alla Sette Laghi convocati anche forze dell'ordine e universitari. Ancora difficoltà per gli anziani: la società Aria spiega il problema delle convocazioni a Menaggio: "Il problema legato ai codici postali"
Sono iniziate questa mattina negli ospedali dell’ASST Sette Laghi le vaccinazioni per il personale scolastico.
Ieri aveva preso il via la campagna dedicata a forze dell’ordine a a personale universitario.
Per militari e agenti sia tratta di sedute che accolgono 280 persone ogni giorno e che, nel giro di una decina di giorni, potrebbero concludersi.
Da stamattina è iniziata la fase dedicata a docenti e personale ATA: circa 500 convocazioni al giorno per vicinare circa 5000 persone.
Stenta ancora a decollare la campagna 1ter dedicata agli anziani: tra problemi di registrazione e scarsità di vaccini, il numero di ultraottantenne convocato quotidianamente è decisamente basso.
In tutta la Lombardia, dei 575219 aderenti (che rappresentano il 79% degli aventi diritto) è stato sottoposto a vaccino il 22% cioè 124.054 persone. Ieri, domenica 7 marzo, hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid nell’ambito della fase ‘1 ter’ 4.216 anziani a cui si aggiungono gli 88 che hanno ricevuto la seconda dose, per un totale di 4.304 dosi somministrate agli over 80.
A complicare la campagna c’è anche il portale di Aria che sta creando qualche disservizio. In particolare, molti anziani dei territori circostanti Varese sono stati convocati mercoledì 10 marzo a Menaggio. L’Asst Lariana di San Fermo della Battaglia, a cui il presidio di Menaggio appartiene, già venerdì scorso aveva evidenziato un’anomalia dovuta al sistema centrale e sui cui le sedi periferiche non possono intervenire: «Quanto al fatto che residenti di Menaggio abbiano ricevuto indicazioni di presentarsi in sedi più lontane rispetto alla propria abitazione, Asst Lariana non gestisce direttamente le prenotazioni. Ad Asst Lariana è stato chiesto di programmare il numero delle sedute vaccinali, correlate al numero di dosi disponibili e tenendo conto anche dei richiami. Consapevoli dei disagi legati allo spostamento, è stato avviato un confronto con gli enti preposti in modo da trovare quanto prima una soluzione».
Il problema è stato ammesso dalla società Aria che in una nota ha spiegato il disservizio: «Il recente cambiamento dei Codici di Avviamento Postale (CAP), di circa 40 Comuni lombardi è stato la causa dell’assegnazione di alcuni cittadini verso Centri di vaccinazione più lontani, non un cattivo funzionamento del portale. Si sta provvedendo al loro aggiornamento per evitare l’inconveniente per gli appuntamenti futuri».
Chi si è lamentato al centralino di Regione Lombardia per l’eccessiva distanza della sede vaccinale si è sentito rispondere di non presentarsi e attendere una nuova convocazione: non esiste il problema di dosi sprecate in quanto le fiale vengono scongelate e preparate a mano a mano che si registrano i convocati.
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