Chiudono i negozi Benetton e Sisley di Sesto e Laveno
La crisi legata alla pandemia ha convinto le due titolari Maurizia e Nicoletta Bellorini ad abbassare per l'ultima volta la saracinesca dei loro tre negozi
Per anni sono riusciti ad affrontare la crisi del commercio, ma il Covid-19 è stato un ostacolo impossibile da superare. Dopo 33 anni dall’apertura del primo punto vendita, i negozi Benetton e Sisley di Sesto Calende e Laveno Mombello chiudono definitivamente.
la notizia annunciata di recente era nell’aria già da tempo. «È stata una scelta sofferta – spiega Maurizia Bellorini, titolare insieme alla sorella Nicoletta delle tre attività -. Quando abbiamo dato la notizia ci sono arrivati moltissimi messaggi dai nostri clienti più affezionati, dispiaciuti per aver perso un punto di riferimento».
Dietro alla decisione di chiudere ci sono soprattutto le difficoltà legate alla pandemia di Covid-19. «Per anni – racconta Maurizia Bellorini – abbiamo reagito alla crisi del commercio anche con un certo successo, per tutelare i posti di lavoro delle nostre otto dipendenti. Col Covid, però, non riusciamo più ad andare avanti».
«Il nostro lavoro – precisa la titolare – ci impone di acquistare la merce con un anno d’anticipo, ma il continuo modificarsi delle normative rende impossibile pianificare così lontano. L’anno scorso abbiamo dovuto restare chiusi per quattro mesi. Gli aiuti sono arrivati, ma non sono bastati per coprire le perdite. inoltre, lo smartworking e gli spostamenti limitati hanno portato molti nostri clienti a non sentire più il bisogno di acquistare nuovi capi d’abbigliamento».
Si chiude così una storia cominciata 33 anni fa, quando Maurizia Bellorini (allora direttrice per un’azienda affermata nel campo dell’abbigliamento) ha deciso di mettersi in gioco insieme alla sorella Nicoletta e aprire prima un negozio Benetton a Sesto Calende, poi un secondo punto vendita a Laveno Mombello e infine il negozio Sisley ancora a Sesto. «Abbiamo già ricevuto – spiega Maurizia Bellorini – alcune offerte da persone interessate all’acquisto dei due nostri negozi di proprietà. Per il momento siamo ancora alle prese con le ultime procedure per la chiusura, dopodiché valuteremo cosa fare».
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