Una passerella dall’Isola dei Pescatori all’Isola Bella, presentato il progetto
Secondo i promotori dell'iniziativa, l'opera ispirata al pontile di Christo sul Lago d'iseo porterebbe sul Verbano 400.000 visitatori in più nel giro di sei anni
Una passeggiata a pelo d’acqua dall’Isola dei Pescatori all’Isola Bella costeggiando lo Scoglio della Malghera. “Light bridge” è il progetto ideato e promosso da Antonio Zacchera, proprietario di alcuni grandi alberghi lungo la sponda piemontese del Lago Maggiore. Un’iniziativa che si ispira alla passerella che l’artista Christo aveva realizzato sul Lago d’Iseo nel 2016, e che avrà l’obiettivo di rilanciare il turismo sul Verbano dopo la pandemia. I dettagli del progetto sono stati presentato durante una conferenza stampa online martedì 20 aprile.
«Un’iniziativa di marketing territoriale – spiega Antonio Zacchera, titolare di Zacchera Hotels – per rendere il Lago Maggiore di nuovo competitivo a livello turistico internazionale dopo trent’anni in cui non sono mai state proposte nuovi elementi attrattivi. Abbiamo appena presentato il piano al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, e abbiamo informato anche i principi Borromeo».
Il progetto prevede la realizzazione di un pontile che colleghi l’Isola dei Pescatori all’Isola Bella e che costeggi lo Scoglio della Malghera. Un opera dal costo di 900.000 euro, «ma – afferma Zacchera – stimiamo possa aumentare di 400.000 unità il turismo sul lago maggiore nel giro di sei anni. Sarebbe un aumento del 50% degli arrivi registrati nel 2019, con un ritorno che si aggirerebbe intorno ai 26 milioni di euro».
Il lago Maggiore, però, non è il Lago d’Iseo e costruire una passerella tra le due isole sarà più complicato. «Il Verbano – spiega Alberto Padulazzi, l’ingegnere che ha curato gli aspetti tecnici dell’opera – non è un lago fermo, ci sono forte variazioni del livello anche a causa delle dighe all’inizio del Ticino, piove e a volte c’è vento. Abbiamo previsto diverse soluzioni per superare questi ostacoli. In particolare abbiamo pensato a pontili galleggianti tradizionali o composti da parti modulari di piccole dimensioni come la passerella di Christo. Entrambe queste soluzioni renderebbero il pontile in grado di resistere alle variazioni del livello del lago, alle onde e agli agenti atmosferici».
Per i promotori dell’iniziativa, il pontile sarà un’opportunità non solo per il turismo, ma anche per le realtà locali. «Ho sposato fin da subito questo progetto – commenta Marco Sacco chef stellato e presidente di Gente di lago e di fiume -. Organizzare un evento potendo contare su una struttura del genere sarebbe una forte attrattiva per il turismo, ma anche un’opportunità importante per i nostri cittadini. Gli abitanti dei comuni sul lago avranno un’opportunità in più per conoscere la propria terra, e per gli imprenditori locali far conoscere i propri prodotti. Dobbiamo iniziare a pensare in maniera collettiva a una nuova idea di turismo con una pianificazione che ci accompagni per i prossimi anni».
Il progetto è stato tracciato in tempi molto ristretti e l’obiettivo dei promotori è fare in modo che l’opera rientri tra le opere alle quali saranno destinati i finanziamenti del “Recovery found” riservati alla regione Piemonte.
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