Firme contro il parapetto sul lungolago di Arolo, il sindaco: “La petizione non mostra il progetto dell’amministrazione”
La consigliera d’opposizione Petoletti lancia una petizione online: "Sfregio a un luogo incantevole". Il sindaco Parmigiani: “Studio di fattibilità diverso da quello della petizione. L’intervento serve per garantire sicurezza su una camminata”
Botta e risposta tra l’amministrazione e la minoranza di Leggiuno per la messa in sicurezza dei camminamenti sul lungolago di Arolo, frazione leggiunese sulle rive del Maggiore. Negli scorsi giorni Tiziana Petoletti, fra i capigruppo dell’opposizione, ha infatti lanciato una petizione online contro il progetto di messa in sicurezza, al momento ancora uno studio di fattibilità che in seguito dovrà essere approvato (e realizzato) dall’autorità di bacino lacuale.
Tra le varie opere di manutenzione previste per la piccola perla sul Verbano, fra cui il prolungamento del camminamento e la riqualifica delle scalette che danno in acqua, a suscitare i maggiori dubbi nella consigliera di minoranza è stato il parapetto tra il prato e il lago.
“Questa ringhiera non s’ha da fare”, la presa di posizione di Petoletti in un video pubblicato dalla propria pagina Facebook (pubblica), dove vengono mostrate le ragioni per cui la consigliera è contraria all’intervento studiato dalla giunta Parmigiani e dall’ufficio tecnico. La collocazione di una balaustra rappresenterebbe infatti un “vero e proprio sfregio ad un luogo incantevole”, dichiara l’ex candidata sindaco che ha realizzato un “video simulazione” (che tuttavia non rappresenta il progetto dell’amministrazione) in cui lo scorcio di Arolo viene paragonato a Via Giaocchino Rossini a Trieste, alle Fondamenta della Misericordia di Venezia e a Luino.
«La giunta guidata dal Sindaco Giovanni Parmigiani ha deciso di mascherare il lungolago con una bella griglia a protezione del praticello, una bella ringhiera con muretti che separi nettamente “noi” dal nostro lago, quel lago solo da guardare, da fotografare con ringhiera» si legge nella nota firmata da Petoletti che accompagna la petizione.
la foto nella petizione lanciata da Petoletti e nel video-simulazione«L’intenzione dell’amministrazione è quella di poter garantire maggiore sicurezza un’area pubblica che non è una spiaggia di sabbia, come quelle che siamo abituate a pensare, ma un lungolago. La realtà è là da vedere – replicano il sindaco Giovanni Parmigiani e la responsabile dell’ufficio tecnico Claudia Nodari -. In estate (ma anche attualmente, ndr) sotto al muretto che costeggia il lago non c’è acqua, ma sassi e quindi il pericolo di cadere da oltre un metro e ferirsi. In passato, era il 2015, una bambina è caduta e si è rotta un braccio».
Il lungolago di Arolo e il muretto sulla camminata, aprile 2021Il sindaco e la giunta hanno inoltre voluto sottolineare come il tratto interessato della messa in sicurezza è dedicato alla camminata, con tanto di piante e panchine, e per questo il parapetto, di cui sono stati realizzati due progetti preliminari, è stato concepito proprio “in difesa” di un passaggio frequentato da famiglie, bambini e ragazzi, come nei comuni limitrofi affacciati sul Lago.
«L’amministrazione – aggiunge l’architetto Nodari, firmataria del progetto – ha avanzato all’autorità di bacino, (l ’ente che dovrà chiedere contributi alla regione per la realizzazione dell’opera) le proposte per eseguire l’intervento, approvando uno studio di fattibilità, uno studio di massima sulle intenzioni, le proposte progettuali e una stima sommaria dei costi necessaria per poter chiedere il contributo». (Il preventivo è di 72mila euro totali, una cifra che – eventualmente – sarà finanziata con il contributo dell’autorità di bacino lacuale e di Regione Lombardia, ndr).
I due progetti dell’amministrazione leggiuneseDue quindi le soluzioni indicate dall’amministrazione leggiunese, entrambe diverse dall’immagine mostrata nella petizione: «Va considerato – conclude la giunta – che la cifra stimata per l’intervento non comprende solo il parapetto, molto simile e in continuità con le realtà vicine come a Cerro, ma anche la ristrutturazione delle scalette per poter accedere sul lago e il prolungamento della camminata. Sicuramente non era nostra intenzione fare la ringhiera a righe verticali che viene mostrata nella petizione online, eppure la consigliera ha ricevuto i progetti dal demanio; Inoltre, siamo sicuri che il parapetto non tolga la visibilità sul lago, al contrario pensiamo sia un supporto per famiglie e ai loro bambini che giocano e corrono in quell’area. La nostra comunque rimane un’idea, se gli enti competenti diranno che sarà necessario un intervento di tipo diverso a quel punto cambieranno le valutazioni».
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