Bando “Protezione Famiglia”, 72mila domande arrivate a Regione Lombardia
Alessandra Locatelli, assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà Disabilità e Pari opportunità: "Stanziati 32,4 milioni di euro per supportare le famiglie con figli minori"
«Sono numerose le famiglie in difficoltà che hanno deciso di presentare la domanda per ricevere il contributo a fondo perduto messo a disposizione da Regione Lombardia con il bando “Protezione Famiglia”. In tutto sono 72.000 le adesioni, un numero decisamente maggiore del previsto». Così Alessandra Locatelli, assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà Disabilità e Pari opportunità, commentando la chiusura del bando regionale che stanzia 32,4 milioni di euro per supportare le famiglie con figli minori, rispondendo ai bisogni di natura socioeconomica legati al perdurare della situazione emergenziale.
«Questo – prosegue l’assessore – da un lato conferma la capacità dell’istituzione regionale di saper intercettare le fasce dei bisogni emergenti e di offrire sostegno ai nuclei con figli minori che più hanno subìto le conseguenze della crisi sanitaria ed economica che stiamo attraversando. Dall’altro, la grande adesione a questo bando ci fa comprendere ancora di più quanto le famiglie lombarde siano in difficoltà. Per questo il nostro impegno per aiutarle non di fermerà qui: non lasceremo indietro nessuno».
«Con questo bando – sottolinea – abbiamo assunto un grande impegno economico per dare al maggior numero di famiglie possibile un contributo volto a soddisfare alcuni dei bisogni più urgenti ed essenziali e per sostenere, in particolare, le famiglie numerose maggiormente penalizzate dalla crisi. La misura, infatti è stata applicata utilizzando l’algoritmo del ‘Fattore Famiglia’, in modo che nel riparto del contributo si sia potuto tenere conto del numero dei figli per ogni nucleo».
«Regione Lombardia continuerà a lavorare per andare incontro alle famiglie in questo difficile momento. Nelle prossime settimane – annuncia l’assessore – metteremo a disposizione risorse a favore delle attività estive di bambini e ragazzi, in modo da recuperare almeno in parte l’offerta educativa e culturale destinata ai nostri bambini e adolescenti, bloccata a causa delle limitazioni e allo stesso tempo intendiamo incentivare la collaborazione tra istituzioni ed enti del Terzo Settore».
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