Coronavirus: dal Piemonte ossigeno e respiratori in soccorso dell’India
Da Caselle è iniziata domenica 2 maggio la missione italiana che porterà a Delhi 20 respiratori polmonari e un sistema di autoproduzione in grado di fornire ossigeno terapeutico
(foto Regione Piemonte)
È partita nel pomeriggio di ieri, domenica 2 maggio, dall’aeroporto di Caselle la missione italiana con destinazione India che avrà il compito di mettere a disposizione dell’ITBP Hospital a Greater Noida (Delhi) un sistema di autoproduzione in grado di fornire ossigeno terapeutico all’intero ospedale, oltre ad altri 20 respiratori polmonari donati dalla struttura del Commissario straordinario per l’Emergenza Covid-19.
Una missione dalla durata di due settimane e il cui gruppo, imbarcato su un C-130 messo a disposizione dell’Aeronautica Militare, è composto in gran parte da personale della Maxiemergenza 118 della Regione Piemonte, a cui si aggiungono anche un medico della Regione Lombardia e una rappresentante del Ministero della Salute. La missione, coordinata dal Dipartimento nazionale nell’ambito del Meccanismo europeo di Protezione civile, è sotto il comando del responsabile della Maxiemergenza del Piemonte, Mario Raviolo.
«Portiamo in India un collaudato sistema di autoproduzione di ossigeno 93% PSA (Pressure Swing Adsorption) che produce 61.800 litri di ossigeno all’ora – spiega il capomissione Mario Raviolo – con la capacità di rifornire in continua 68 pazienti intubati, oppure 17 pazienti in caschi Cpap ad alto flusso, oppure 103 pazienti che necessitino di ossigenoterapia. Lavoreremo all’installazione delle apparecchiature e alla formazione degli addetti locali con 12 professionisti, tra cui tre medici specializzati, due infermieri, un anestesista, un infettivologo, un urgentista e quattro tecnici. Siamo abituati a intervenire negli scenari delle catastrofi internazionali, l’assistenza sanitaria non conosce confini. In Piemonte disponiamo di un Emergency Medical Team Type 2 (EMT2) unico in Italia e tra le dodici analoghe strutture presenti in tutto il mondo».
A salutare la partenza sulla pista dello scalo torinese sono intervenuti l’assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi e i rappresentanti del Dipartimento di Protezione civile, dell’Aeronautica militare e dell’Aeroporto di Torino.
«Il Piemonte risponde con orgoglio alla chiamata dell’Italia in soccorso dell’India, stremata dalla pandemia – osservano in una dichiarazione congiunta il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore Icardi – L’esperienza ci insegna che nella lotta al virus è fondamentale unire le forze. Il Piemonte, come l’Italia, non dimentica l’aiuto ricevuto in questi drammatici mesi da molti Paesi, come Cina, Cuba e Israele, ma nello stesso tempo non esita appena possibile a mettere in campo le sue migliori strutture e professionalità dell’emergenza a disposizione della comunità internazionale. Esprimiamo la nostra gratitudine al personale che andrà ad operare in un contesto ora particolarmente critico come quello indiano, ma anche a chi combatte quotidianamente la stessa battaglia nelle nostre realtà locali e nazionali, altrettanto impegnative».
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