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Anche a Luino la Giornata internazionale contro omofobia, bifobia e transfobia

La prima Giornata internazionale ha avuto luogo il 17 maggio 2004, a 14 anni dalla decisione da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di cancellare l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali

Generica 2020

La Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia è una ricorrenza riconosciuta dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite che si celebra dal 2004 il 17 maggio di ogni anno.

La prima Giornata internazionale ha avuto luogo il 17 maggio 2004, a 14 anni dalla decisione da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di cancellare l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.

Il Comune di Luino organizza due giornate di approfondimento sul tema: domenica 16 maggio alle ore 20.30 su Civicam verrà trasmesso un dibattito con la collaborazione di AGEDO Como – Lecco (associazione di genitori, parenti e amici di persone lesbiche, gay, bisessuali e trans) e Arcigay di Varese dal titolo “Figl* e genitori si incontrano per la giornata contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia”.

Lunedì 17 maggio verrà esposta la bandiera arcobaleno a Palazzo Comunale e in mattinata è previsto un incontro nelle scuole superiori (Liceo Sereni, ISIS “Città di Luino – C. Volontè e Centro di Formazione Professionale) intitolato “Conosciamo i termini che utilizziamo?”.

«Quale vice sindaca e assessora all’Istruzione – sottolinea Antonella Sonnessa – non posso che essere soddisfatta di queste iniziative perché è importante promuovere eventi di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare l’odioso fenomeno dell’omofobia. Si deve iniziare dalle scuole, dove purtroppo alcuni ragazzi sono presi di mira e diventano vittime di bullismo e cyberbullismo, devono subire battute offensive, isolamento o violenze che rischiano di condizionarne la vita».

«In famiglia a volte non va meglio, basti pensare ai recenti casi di cronaca: la giovane Malika cacciata di casa e offesa dai genitori a Firenze con frasi irripetibili e inascoltabili oppure il ragazzo picchiato a Roma perché stava baciando il compagno in una stazione della metropolitana. Ci è piaciuta anche l’idea di capire come reagiscono i genitori al comig out dei propri figli – continua Antonella – attraverso le testimonianze di genitori di ragazze lesbiche e ragazzi gay dell’associazione AGEDO che ringraziamo per la loro disponibilità nel condividere le loro esperienze così importanti nella vita familiare. Genitori non giudicanti ma accoglienti che forse hanno anche scoperto di avere scarse conoscenze su queste tematiche oppure si chiedono semplicemente quale sia il comportamento “giusto” da adottare con i propri figli. E se è pur vero che ogni persona è una storia a sé, confrontarsi con gli altri e condividere le proprie esperienze, permette di affrontare meglio le difficoltà. Il benessere delle persone, il riconoscimento della parità dei diritti, una maggiore informazione e formazione, questi sono gli obiettivi da perseguire che ci siamo dati».

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Pubblicato il 12 Maggio 2021
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