In 300 a mani alzate per dire stop alla violenza
La manifestazione organizzata in risposta alla rissa tra buttafuori e un gruppo di ragazzi gay avvenuta sabato scorso nella discoteca Just in ha riunito sotto le casse centinaia di giovani per dire "no" ad ogni tipo di violenza
Avevano promesso che avrebbero alzato le mani ma solo per ballare e così hanno fatto gli oltre 250 ragazzi che si sono ritrovati nel pizzale antistante la discoteca "Just in" di Germignaga, lungo la strada statale 394 che porta a Luino, per protestare contro l’uso della forza e della violenza nei locali da ballo. Un sound system che ha sparato musica house e techno per tutto il pomeriggio, giovani in maglietta bianca con la scritta "Alziamo le mani solo per ballare", tanti messaggi positivi lanciati da microfoni per un pomeriggio di divertimento pulito e alla luce del sole. Così si può riassumere l’iniziativa organizzata dal Gruppo Antiviolenza. Soddisfatti gli organizzatori Roberto Malcotti e Davide Fusco (nella foto in alto) che hanno subito rilanciato l’idea di trasformare il gruppo nato intorno all’iniziativa in qualcosa di stabile per la realizzazione di altri eventi in futuro.
«Chiediamo che in nessun caso chi gestisce la sicurezza di un locale si permetta di alzare un dito contro i clienti – spiegano – qui stava diventando la regola e questa manifestazione è una risposta a chi usa metodi violenti nell’unico locale da ballo della zona. Per tanti di noi questa discoteca è l’unico luogo dove ritrovarsi e ballare al sabato sera e non è giusto che ogni volta si rischi di tornare a casa con ematomi o peggio» – ha detto Davide Fusco dal palco. Il consigliere comunale luinese di Nuova Frontiera Alessandro Franzetti ha parlato a nome del sindaco, il quale ha appoggiato la manifestazione: «Il comune di Luino appoggia questa iniziativa pacifica e contro ogni forma di discriminazione e violenza – ha detto il consigliere che poi ha rilanciato – raccogliamo anche qui nel Varesotto le firme per una legge che inasprisca le pene per chi discrimina e una che regolamenti le unioni civili. L’Italia per crescere ha bisogno di maggiore libertà».
Alla manifestazione ha partecipato anche l’associazione contro le disciminazioni "Alziamo la testa" di Milano, presente con un banchetto. Una ragazza dell’associazione, Anna Maria, si è detta felice di questa iniziativa: «Perchè fatti come quello che è accaduto qui sabato scorso non accadano più dobbiamo impegnarci per i diritti di tutti». La musica è proseguita fino alle 18.
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